MSD acquisirà Verona Pharma, azienda che sviluppa terapie per la BPCO, per 10 miliardi di dollari

L'operazione è stata approvata all'unanimità dai consigli di amministrazione di MSD e Verona Pharma ed è soggetta a un accordo di concordato preventivo ai sensi della legge britannica. La conclusione dell'operazione è prevista per il quarto trimestre del 2025.
Diverse fonti straniere riportano che MSD pagherà 107 dollari per ogni azione depositaria americana di Verona Pharm. Questo prezzo è superiore del 23% rispetto al prezzo di queste azioni alla chiusura delle contrattazioni dell'8 luglio.
MSD aggiungerà Ohtuvayre (ensifentrina), il farmaco di punta di Verona, il primo inibitore duale PDE3/PDE4 della classe Ohtuvayre, al suo portfolio per il trattamento della BPCO, che colpisce 16 milioni di americani. Il farmaco è stato approvato dalla FDA nel giugno 2024 e ha rappresentato oltre il 96% del fatturato di Verona nel primo trimestre, pari a circa 76 milioni di dollari. Ohtuvayre è inoltre in fase di valutazione clinica per il trattamento della bronchiectasia non associata alla fibrosi cistica.
Nel giugno 2025, MSD ha condiviso i risultati positivi degli studi clinici in fase avanzata sull'inibitore orale della PCSK9, enlicitide decanoato. Il farmaco è in fase di sperimentazione come trattamento per adulti con iperlipidemia, sebbene il comunicato stampa dell'azienda non abbia fornito dati esatti sulla riduzione dei livelli di lipoproteine a bassa densità (LDL). Le azioni di Merck & Co sono aumentate dell'1,6% dopo l'annuncio dei principali risultati dello studio.
Evan Seigerman, analista di BMO Capital Markets, ha affermato che il farmaco MSD rappresenta potenzialmente un'"opportunità multimiliardaria" che espanderebbe il mercato del PCSK9 oltre i trattamenti iniettabili esistenti. Come osserva Reuters, l'azienda è "alla ricerca" del prossimo farmaco di successo da aggiungere al proprio portafoglio, dato che Keytruda è destinato a perdere la protezione brevettuale entro il 2028.
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