Con l'aumento dell'IOF, viaggiare e spendere all'estero diventa più costoso

Il governo federale ha annunciato questo giovedì (22) cambiamenti nella riscossione dell'imposta sulle operazioni finanziarie (IOF) che riguardano le operazioni con valuta estera. Il tasso è stato fissato al 3,5% per diverse tipologie di transazioni, tra cui l'uso di carte all'estero e l'acquisto di valuta su conti internazionali.
Secondo il decreto, chiunque effettui acquisti all'estero con una carta di credito o di debito internazionale, una carta prepagata o un assegno turistico pagherà il 3,5% di IOF. Il tasso in vigore da gennaio era del 3,38%.
La stessa aliquota verrà applicata all'acquisto di valuta estera su conti internazionali, precedentemente tassato all'1,1%.
Con un tasso fisso del 3,5%, il nuovo decreto abroga le modifiche apportate dal governo dell'ex presidente Jair Bolsonaro, che prevedevano la riduzione progressiva dell'imposta sulle transazioni in valuta estera fino alla sua totale eliminazione nel 2029.
La misura rientra negli sforzi del governo per conformarsi alla norma fiscale e, secondo le stime del team economico, ha il potenziale di raccogliere 61 miliardi di R$ in due anni: 20 miliardi di R$ nel 2025 e 41 miliardi di R$ nel 2026.
Operazioni di credito aziendaleL'IOF è stato modificato anche per le operazioni di credito effettuate dalle imprese. Il tasso totale è aumentato dall'1,88% annuo al 3,95%. Nel caso delle società soggette al regime Simples Nacional, l'aliquota è salita dallo 0,88% all'1,95% annuo.
Nei piani pensionistici di tipo VGBL, i contributi mensili fino a R$ 50.000 restano esenti. Oltre tale valore si applicherà un'aliquota del 5%.
Le modifiche non riguardano i prestiti personali per individui, i prestiti agli studenti (come Fies), i finanziamenti per l'abitazione e i finanziamenti tramite Finame per l'acquisto di macchinari e attrezzature da parte delle aziende.
Per quanto riguarda i tassi di cambio, non ci saranno cambiamenti neanche nelle operazioni relative all'invio di dividendi all'estero o all'utilizzo delle carte di credito da parte dei turisti stranieri.
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CNN