La candidatura di António Araújo conferma la partenza dal Porto

La candidatura di António Araújo al consiglio comunale di Porto ha confermato che non parteciperà alle elezioni locali, dopo che la Corte costituzionale ha annunciato venerdì scorso che i ricorsi presentati sono stati respinti, adducendo un numero insufficiente di firme.
In un comunicato inviato a Lusa, il Movimento “António Araújo – Fazemos das Tripas Coração” ha reagito alla decisione annunciata nel tardo pomeriggio, assicurando di aver consegnato “molto più del numero minimo di firme richiesto (4.000)”, sottolineando che “essendo stato vietato il riconteggio, l’ultima speranza risiedeva nella totale imparzialità della Corte Costituzionale”.
"Purtroppo, questo organismo ha respinto il nostro ricorso, il che, in quanto ultimo baluardo nella difesa e nell'applicazione della legge, significa che non saremo in grado di proseguire con la nostra candidatura per il Consiglio comunale di Porto o per l'Assemblea municipale", si legge nella dichiarazione.
Nella sentenza della Corte Costituzionale a cui Lusa ha avuto accesso, si legge: “In questi termini, e per tutti i motivi esposti, si decide di respingere tutti i ricorsi, confermando così la decisione di respingere le candidature presentate dal Gruppo di Cittadini Elettori denominato “António Araújo – Fazer das tripas coração” (Fare le Tripas Coração)”.
La decisione fa seguito alla sentenza di primo grado, del 26 agosto , della Corte d'appello di Porto, che ha respinto la candidatura presentata, adducendo, secondo la sentenza, che delle 4.000 firme richieste, ne sono state presentate solo 1.800.
Durante tutto questo processo, continua il comunicato stampa, “la nostra candidatura è stata sottoposta a una serie di pressioni affinché non andasse avanti, sia da parte di candidati di diversi partiti politici sia da parte di semplici assistenti sul campo che hanno cercato persistentemente di “comprare” il nostro ritiro”.
Nella sua reazione, il movimento afferma di “non voler credere che la giustizia soffra di questo tipo di pressioni” e aggiunge di “temere che le crescenti difficoltà che tutti i movimenti indipendenti incontrano nel presentare una candidatura non siano altro che ostacoli determinati – legislativamente – dai partiti politici che temono l’ascesa di gruppi di cittadini attivi”.
«Ricordiamo che questa è stata l’unica candidatura veramente indipendente che, a differenza di altre pseudo-indipendenti, non ha mai ceduto ai tentativi insistenti di appoggio di due grandi partiti politici», continua la reazione del movimento, che ribadisce di essere «nato dallo spirito apartitico, liberale e innovativo che caratterizza così bene il popolo di Porto».
E continua: "Potete contare su un controllo costante e sulla presentazione di soluzioni per la città che appartiene a tutti, Porto. Nonostante tutto, e nonostante i tanti che non lo vogliono, continueremo a fare tutto il possibile per Porto!"
I candidati al Consiglio comunale di Porto sono Manuel Pizarro (PS), Diana Ferreira (coalizione CDU – PCP/PEV), Nuno Cardoso (coalizione Porto Primeiro – NC/PPM), Pedro Duarte (PSD/IL/CDS-PP), Sérgio Aires (BE), l'attuale vicepresidente Filipe Araújo (movimento indipendente), Guilherme Alexandre Jorge (Volt), Hélder Sousa (Livre), Miguel Corte-Real (Chega), Frederico Duarte Carvalho (ADN), Maria Amélia Costa (PTP) e Luís Tinoco Azevedo (Partito Social-Liberale).
L'attuale esecutivo è composto in maggioranza da sei membri eletti del movimento di Rui Moreira e da un consigliere indipendente, mentre i restanti due membri eletti del PS, due del PSD, uno della CDU e uno del BE.
Le elezioni locali sono previste per il 12 ottobre.
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