Il JPP avverte che il riconoscimento della Palestina non può essere un gesto simbolico

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Il JPP avverte che il riconoscimento della Palestina non può essere un gesto simbolico

Il JPP avverte che il riconoscimento della Palestina non può essere un gesto simbolico

© Pedro Pina - RTP

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"Si tratta di un passo importante, che risponde a un principio fondamentale di giustizia internazionale e di rispetto dell'autodeterminazione dei popoli", ha affermato il deputato Filipe Sousa in una risposta scritta inviata all'agenzia di stampa Lusa.

In discussione l'intenzione, annunciata oggi dall'ufficio del Primo Ministro, di ascoltare il Presidente della Repubblica e i partiti politici rappresentati in Parlamento al fine di "considerare il riconoscimento dello Stato palestinese" all'Assemblea generale delle Nazioni Unite di settembre.

Secondo il parlamentare del JPP, questo passo "avrà un vero significato" solo se si tradurrà in un'azione diplomatica "coerente, costante e basata su valori chiari", sostenendo che il riconoscimento di uno Stato "non può essere un gesto simbolico o isolato, pena la perdita di forza e credibilità".

Filipe Sousa ha inoltre sottolineato che il suo partito "è stato fermo nel difendere un approccio etico" nelle relazioni internazionali, citando l'esempio di quando il Portogallo "si è astenuto dal sostenere il riferimento esplicito al popolo palestinese in una dichiarazione del CPLP sull'uso della fame come arma di guerra".

"Accogliamo con favore gli sviluppi annunciati, ma ribadiamo che la dignità di un popolo non può essere protetta da esitazioni o parole vaghe. La giustizia internazionale esige posizioni chiare e coerenti", ha ulteriormente ammonito il deputato.

In una dichiarazione congiunta firmata al termine della conferenza delle Nazioni Unite, il Portogallo ha ammesso di riconoscere lo Stato di Palestina e ha dichiarato il suo impegno a lavorare per il "giorno dopo" a Gaza.

Per l'Europa, hanno firmato la dichiarazione Andorra, Finlandia, Francia, Islanda, Irlanda, Lussemburgo, Malta, Norvegia, Portogallo, San Marino, Slovenia e Spagna.

Tra i 27 paesi dell'Unione Europea, quattro hanno già riconosciuto lo Stato palestinese: Spagna, Irlanda, Slovenia e Svezia.

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