La Santa Sede ha approvato gli statuti del Seminario Interdiocesano di São José

La Santa Sede ha approvato gli statuti del Seminario Maggiore Interdiocesano di São José, composto dalle diocesi di Bragança-Miranda, Guarda , Lamego e Viseu.
L'annuncio è stato dato questa mattina, 3 luglio, in una conferenza stampa dai vescovi delle quattro diocesi dell'interno. Significa, quindi, che il progetto di comunione e formazione sacerdotale, che esiste dagli anni '90 ed è unico in Portogallo, si consolida con il riconoscimento da parte del Dicastero per il Clero.
Operativo a Braga, dove ha sede la Facoltà di Teologia dell'Università Cattolica Portoghese, il Seminario Interdiocesano dispone di un'équipe di sacerdoti formatori, appartenenti a queste diocesi, che assicurano l'accompagnamento e la formazione sociale, umana e teologica dei giovani di Bragança-Miranda, Guarda, Lamego e Viseu.
L'approvazione degli statuti è il risultato di un lungo cammino intrapreso da questa équipe formativa, dagli studenti e dai collaboratori, con l'aiuto dei vescovi e il sostegno essenziale dell'arcidiocesi di Braga, alla quale siamo molto grati.
Gli Statuti di un Seminario sono un imperativo che scaturisce dalle norme generali della Chiesa e dalla canonicità delle Chiese particolari per la sua esistenza formale, ancor più per quanto riguarda la tipologia di Seminario interdiocesano, come soluzione adeguata ricercata da un gruppo di diocesi vicine che decidono di erigerlo per la formazione dei loro futuri sacerdoti, cosa che deve avvenire con l'approvazione del Dicastero per il Clero, sia per l'erezione del Seminario sia per i rispettivi statuti (cfr Ratio Fundamentalis Institutionis Sacerdotalis, n. 188b).
La difesa della continuità della formazione integrale nella sinodalità, incluso il desiderio di perseguire il miglior quadro di riferimento per la formazione intellettuale, ha spinto le diocesi a impegnarsi per consolidare l'identità del Seminario Interdiocesano di São José. La comunità dei formatori ha affermato l'urgenza di dare alla comunità formativa una propria identità ecclesiale e un riconoscimento canonico, affinché possa realizzare stabilmente l'obiettivo di formare futuri sacerdoti per le quattro diocesi.
Per questo motivo, il Dicastero per il Clero ha accolto il decreto che conferma l'erezione del Seminario interdiocesano San Giuseppe in via sperimentale per un periodo di cinque anni, guidato ogni anno da un Vescovo moderatore, designato dagli interessati.
L'attuale Statuto è composto da un preambolo che contiene una breve cronistoria dell'esperienza formativa, la giustificazione della sua necessità nel contesto della promozione e formazione delle vocazioni sacerdotali e l'apertura alla possibilità per altre diocesi di aderire a questa esperienza, con la dovuta autorizzazione della Santa Sede.
In sette capitoli e 27 articoli, gli Statuti presentano: la loro natura, necessità e finalità; gli organi di governo e l'organizzazione; il patrimonio, le entrate e le spese; i seminaristi; il percorso formativo; e le disposizioni finali. Questi Statuti sono stati redatti con la collaborazione sinodale dei canonisti delle quattro diocesi e in stretto dialogo con il Dicastero per il Clero.
Si ritiene che la possibilità di vedere il nostro Seminario Interdiocesano esistere “di diritto” e non solo “di fatto”, serva anche a dare maggiore visibilità e riconoscimento da parte delle diocesi.
Si è cercato di far conoscere il progetto formativo, in particolare attraverso la presenza nei Consigli presbiterali diocesani, ma c’è ancora molta strada da fare, soprattutto per consolidare i “ponti” che esistono prima e dopo questo Seminario interdiocesano: il “ponte” della pastorale vocazionale sacerdotale e il “ponte” dell’accoglienza e del monitoraggio dei finalisti che poi vivranno la fase pastorale nelle diocesi, nell’anno di tirocinio.
La conferenza stampa si è tenuta presso la Casa di Accoglienza del Monastero Trappista di Santa Maria Mãe da Igreja, a Palaçoulo (Miranda do Douro), nella diocesi di Bragança-Miranda. È seguita una riunione di lavoro tra i vescovi e il team di formazione per valutare l'anno scolastico appena concluso.

Jornal A Guarda