La campagna di scavi nella città romana di Ammaia fornisce nuove informazioni sull'anfiteatro

I lavori si sono concentrati sulla definizione del perimetro murario esterno dell'edificio e sull'accesso alla porta nord, dove è stata individuata un'area di necropoli.
Nell'ambito del Piano Nazionale per gli Interventi Archeologici e con il finanziamento del Patrimonio Culturale, nel mese di luglio si è svolta un'altra campagna di scavi nella città romana di Ammaia, frutto di una partnership internazionale tra la Facoltà di Lettere dell'Università di Lisbona e il Museo Nazionale di Arte Romana (Mérida) con la Fondazione Città di Ammaia, che ha anche il sostegno del Ministero della Cultura e dello Sport della Spagna, nell'ambito dei Progetti Archeologici all'Estero.
Il lavoro di quest'anno prosegue il programma di studio dell'anfiteatro, situato nella periferia nord-occidentale della città, e mira a comprendere l'area esterna nord-nord-est dell'edificio, dopo sei anni di scavi che hanno permesso di definirne la struttura interna.
Quest'anno i lavori si sono concentrati su due aree distinte: la definizione del muro perimetrale dell'edificio e l'area attorno alla porta nord, disattivata in fase avanzata di utilizzo, dove era già stata individuata una tomba per cremazione.
Gli scavi in corso hanno portato alla luce nuove tombe che occupavano lo spazio di accesso a questo ingresso dell'anfiteatro. L'abbondante materiale correlato, tra cui ceramiche, vetri e metalli, una volta trattato e studiato, sarà incluso nelle collezioni esposte presso il museo della Fondazione Città di Ammaia. I lavori sono ancora in corso, ma tutto indica che nella seconda metà del III secolo, o anche prima, questo accesso all'anfiteatro non fosse più in uso e lo spazio fu convertito in una necropoli.
L'anfiteatro della città di Ammaia, il quinto conosciuto in Lusitania, fu costruito nella seconda metà del I secolo e si ritiene che sia stato in uso fino al IV secolo. Il suo studio è iniziato nel 2019 nell'ambito di una collaborazione internazionale tra diverse istituzioni, tra cui la Fondazione Città di Ammaia, la Fondazione Studi Romani, il Museo Nazionale di Arte Romana di Mérida e la Facoltà di Lettere dell'Università di Lisbona (UNIARQ). È stato finanziato dalla Fondazione "la Caixa", nell'ambito del Programma Promote Border Regions 2019.
Lo studio dell'anfiteatro unisce la componente di ricerca alla formazione degli studenti dei corsi di laurea triennale e magistrale della Facoltà di Lettere dell'Università di Lisbona, nell'ambito della Roman City of Ammaia Summer School, un'iniziativa della Facoltà di Lettere dell'Università di Lisbona.
In futuro, l'obiettivo è approfondire lo studio di questo importante edificio, promuoverne la conservazione, integrarlo nel percorso di visita della città romana e, infine, consentirne l'utilizzo in eventi culturali come il Festival Internazionale di Musica di Marvão o il Festival Internazionale di Teatro Classico di Mérida. In breve, dare nuova vita al monumento.
Pt jornal