L'energia produce gas PSI. BCP e Jerónimo Martins bloccano importanti guadagni

La borsa nazionale ha chiuso in rialzo, sostenuta soprattutto dalle società energetiche . Nel resto d'Europa il trend è stato quasi universalmente positivo, seppur senza grande espressività, con i settori dei servizi (acqua, elettricità, gas), dei beni per la casa e della sanità tra quelli che hanno maggiormente trainato i principali mercati del Vecchio Continente. Tra i settori che hanno subito la pressione maggiore, invece, ci sono stati l'edilizia e la tecnologia.
Qui il PSI ha chiuso in rialzo dello 0,17% a 7.388,45 punti, valori che non raggiungeva dal 9 giugno 2014 , cioè 11 anni fa, con otto indici in verde, sei in rosso e uno invariato (Nos).
Il settore energetico è quello che ha contribuito maggiormente alla buona performance dell'indice di riferimento nazionale, con la famiglia EDP in evidenza . La società elettrica ha chiuso in rialzo dello 0,37% a 3,510 euro, mentre la sua controllata per le energie rinnovabili è stata quella che ha registrato il progresso maggiore, balzando del 2,67% a 8,94 euro.
Sempre nel settore energetico, Galp è balzato dello 0,68% a 14,045 euro, nonostante la giornata negativa per i prezzi del petrolio sui mercati internazionali, e REN si è apprezzato dello 0,86% a 2,94 euro.
In ascesa anche CTT, Sonae, Semapa e Ibersol, che presenta oggi i suoi conti del primo trimestre.
A frenare i maggiori guadagni sono stati soprattutto BCP , che ha chiuso in ribasso dello 0,26% a 0,686 euro, e Jerónimo Martins , che ha perso l'1,77% a 22,16 euro.
Anche Mota-Engil ha chiuso in rosso , dopo aver guadagnato più del 3% ieri e aver registrato oggi un rialzo. L'impresa edile portoghese è stata la società quotata in borsa che ha subito le perdite maggiori, chiudendo in ribasso dell'1,97% a 4.490 euro.
jornaldenegocios