Il Portogallo inserisce il dibattito sull'intelligenza artificiale nella cultura nell'agenda dell'Unione Europea

Il Portogallo presenterà al Consiglio dei Ministri della Cultura dell’Unione Europea il tema “Il valore dei settori culturali e creativi nello sviluppo dell’intelligenza artificiale: tutela del diritto d’autore e dei diritti connessi e garanzia della trasparenza nell’ambito del regolamento europeo sull’intelligenza artificiale” . Il dibattito si svolgerà il 13 maggio a Bruxelles, nell'ambito del Consiglio Istruzione, Gioventù, Cultura e Sport (EJCD).
Con l’avvicinarsi dell’entrata in vigore delle disposizioni pertinenti del Regolamento europeo sull’intelligenza artificiale (Regolamento (UE) 2024/1689), il Portogallo ritiene che sia “fondamentale garantire che lo sviluppo e l’applicazione di modelli di intelligenza artificiale di uso generale rispettino i diritti fondamentali, in particolare il diritto d’autore e i diritti connessi, e garantiscano la piena trasparenza nell’uso delle opere
protetti”, si legge nel comunicato stampa.
Si tratta di un tema che il Portogallo aveva già promosso a livello europeo, essendo stato inizialmente lanciato dalla Segreteria di Stato per la Cultura tra gli altri Stati membri, in occasione del Consiglio informale dei Ministri della Cultura, tenutosi a Varsavia il 7 e 8 aprile.
Contemporaneamente, il Segretario di Stato, che sarà presente anche in rappresentanza del Ministro della Cultura al suddetto Consiglio dei Ministri della Cultura dell'Unione Europea, ha inviato una lettera aperta alla Commissione Europea, chiedendo la revisione del progetto di Codice di buone pratiche per l'intelligenza artificiale a scopo generale, al fine di garantirne il pieno allineamento con la normativa europea sul diritto d'autore e l'effettiva difesa dei creatori e della diversità culturale.
In questo forum politico di alto livello, il Portogallo sosterrà che l'uso di opere protette per l'addestramento di modelli di intelligenza artificiale può avvenire solo con l'espressa autorizzazione dei rispettivi proprietari. Inoltre, auspica che vengano adottati modelli contrattuali chiari ed equi, applicabili a tutti gli operatori, senza eccezioni generalizzate, e che la trasparenza nell'uso dei dati sia effettiva, attraverso l'uso obbligatorio di identificatori univoci per le opere utilizzate, come ISBN o ISRC.
Per il Portogallo, "questo dibattito è strategico per la sostenibilità economica e culturale dell'Europa e per garantire un posizionamento europeo solido e concertato nei confronti degli operatori tecnologici globali. La difesa di un Codice di condotta ambizioso e giuridicamente coerente è considerata essenziale per
preservare la diversità culturale, i diritti dei creatori e la fiducia nello sviluppo tecnologico."
Jornal do Algarve