Faro: la Galleria Trem presenta «Continuando a (ri)scoprire Teresa Sousa (1928-1962)»

La mostra riprende il percorso di riscoperta di quest'artista e della sua opera, iniziato nel 2022 con la mostra di incisioni alla Biblioteca Nazionale del Portogallo. La mostra, una retrospettiva antologica, presenta anche disegni e dipinti, alcuni dei quali non esposti da oltre 60 anni, un arazzo e rivela opere mai esposte prima al pubblico.
Teresa Sousa nacque a Lisbona nel dicembre del 1928. Dopo gli studi liceali, nel 1947 iniziò il Corso Superiore di Pittura presso la Scuola Superiore di Belle Arti di Lisbona (ESBAL), che completò nel 1954 con un "voto finale di 20 punti".
Nonostante si sia distinta come incisore e sia stata una pioniera dell'incisione moderna in Portogallo, con frequenti partecipazioni a mostre della sua attività artistica, nel paese e all'estero, Teresa Sousa è, ancora oggi, un nome poco conosciuto nel panorama delle arti visive in Portogallo.
Durante il periodo in cui lavorò come artista visiva, dal 1955 al 1961, Teresa Sousa fu molto prolifica, riconosciuta e premiata, ma la sua morte prematura, nel gennaio del 1962, a soli 33 anni, interruppe una carriera che sembrava promettente.
Le poche notizie sull'artista reperibili nella letteratura specializzata sono per lo più legate al premio d'incisione conferitole alla I Esposizione di Arti Visive della Fondazione Calouste Gulbenkian (1957), alla Galeria Pórtico, di cui fu fondatrice e promotrice, e come incisore nei primi anni della Gravura – Sociedade Cooperativa de Gravadores Portugueses.
L'opera visiva di Teresa Sousa trova la sua collocazione nel modo in cui il suo periodo di produzione, breve e bruscamente interrotto, ma intenso, ha concentrato i crocevia che all'epoca muovevano i progetti dell'arte portoghese.
In un breve arco di tempo si evolve da una stilizzazione modernista (assunta nella sintesi e nella concisione delle linee e dei piani cromatici), sperimenta l'astrazione (tema necessario per la coscienza avanguardistica dell'epoca, anche se in un passaggio dall'esperienza plastica e dall'aggiornamento artistico) e si lancia anche nell'approccio a nuove situazioni figurative.
La curatela di questa mostra intende proseguire il percorso espositivo che, dal 2022, ha contribuito a (ri)scoprire Teresa Sousa.
Durante questa visita a Faro, utilizza lo spazio quadrangolare che circonda la galleria TREM – Manuel Baptista, offrendo un continuum dell'evoluzione dell'opera grafica dell'artista, stabilendo al contempo relazioni con opere di disegno e pittura, collocate in una struttura a forma di croce (con un significato speciale per un artista profondamente religioso), che organizza lo spazio in quattro momenti:
- La fase scolastica (1947-1955) dove, nella convivenza personale ed estetica con colleghi come René Bertholo, Gonçalo Duarte, Lourdes Castro, José Escada, (questi ultimi due, futuri fondatori del celebre Gruppo KWY e con i quali avrebbe fondato la Galeria Pórtico), cerca già una modernità nella stilizzazione figurativa;
- Il «Periodo Parigi» (1956), dove, con l'appoggio di Vieira da Silva, frequenta il celebre Atelier 17, incisione, guidato da Stanley Hayter, la cui apertura sperimentale guidata da questo maestro gli consente di apprendere rapidamente competenze tecniche ed estetiche;
- La fase professionale (1957-1961), in cui prosegue la sperimentazione con l'incisione e con questa contesta la pittura, elaborando un'estetica aggiornata, ambigua, semifigurativa e paraastratta, di complessi intrecci di elementi;
- E Interruzione (1962), che ci colloca nella sua ultima fase, tra un recente riconoscimento artistico e un'esplorazione che adattava le precedenti sperimentazioni ai rinnovamenti figurativi, in un attento ritorno al tema religioso. Ma sia questo riconoscimento sia questa ricerca artistica subirono una brusca interruzione.
Promosso dal Museo Municipale di Faro (MMF), l'ingresso è gratuito e sarà aperto fino all'11 ottobre, dal martedì al venerdì, dalle 11:30 alle 18:00 e il sabato, dalle 10:30 alle 17:00.
Barlavento