Vampeta approva il nuovo allenatore del Botafogo

L'arrivo di Davide Ancelotti sulla panchina del Botafogo sta già suscitando scalpore nel panorama calcistico brasiliano. A 35 anni, il figlio di Carlo Ancelotti, attuale allenatore della Nazionale brasiliana, ha firmato un contratto con il club di Rio de Janeiro per affrontare la sua prima esperienza da allenatore. La SAF bianconera punta quindi su un nome giovane, con una lunga esperienza al fianco del padre in club come Real Madrid, Bayern Monaco e Napoli.
L'ex centrocampista e cinque volte campione del mondo Vampeta ha difeso la scelta e ha espresso la sua opinione sul programma Jovem Pan Esportes: "Ora avrà un'opportunità. Era lì tutti i giorni, allenando Modric, Toni Kroos, Vinícius Júnior. Lavora con suo padre da molti anni, allenando diverse stelle, e questo vale già la scommessa, anche senza aver lavorato come allenatore".
Vampeta ha inoltre sottolineato che la presenza di Davide a Rio potrebbe essere vantaggiosa per il suo adattamento, dato che anche suo padre vive in città per via della Nazionale. Pertanto, l'ambiente familiare potrebbe influenzare positivamente la routine del nuovo comandante.
La dirigenza di Textor e la polemica sugli allenatori stranieri
Vale la pena notare che l'assunzione riflette lo stile diretto di John Textor, proprietario della SAF del Botafogo, che, secondo Vampeta, non nasconde la sua preferenza per gli allenatori stranieri. "Ora è una SAF, dove Textor mi sembra non gradisca allenatori brasiliani alla guida del suo club. La stampa, i tifosi, chiunque voglia lamentarsi può venire a lamentarsi, perché lui è il proprietario", ha aggiunto.
Ecco perché Davide Ancelotti arriva con l'appoggio del proprietario stesso, che ha recentemente licenziato Renato Paiva. Questo perché in una struttura privata le decisioni sono centralizzate e spesso controverse.
Opinioni contrastanti nel dibattito sportivo
Se Vampeta approva, Thiago Asmar, detto Pilhado, non è d'accordo. Il commentatore ha ricordato l'insuccesso di Domènec Torrent al Flamengo : "Ah, ma era il vice di Guardiola. Ecco, non si può esserne certi". Ha anche messo in dubbio il successo degli assistenti in Brasile, citando Carille come eccezione.
Davide arriva quindi circondato da aspettative e polemiche. In questo modo, la prestazione nelle prossime partite sarà cruciale nel determinare se la scommessa audace del Botafogo rappresenterà un traguardo importante o solo l'ennesimo fallimento.
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