L'euro vicino ai massimi rispetto al dollaro è un'arma a doppio taglio per l'UE

Questa settimana l'euro ha continuato ad apprezzarsi nei confronti del dollaro, superando il rialzo del 12% dall'inizio dell'anno, in linea con la visione di Trump di una valuta statunitense meno preziosa.

I mercati non sono entusiasti di questo sviluppo, dato l'impatto negativo che avrà sugli utili aziendali in Europa e la possibilità di una nuova ondata di deflazione, poiché anche le esportazioni diventeranno più costose sul mercato americano, ostacolando la ripresa attraverso canali esterni.

Oltre all'incertezza che circonda l'economia statunitense, dove le manovre commerciali a zig-zag di Trump continuano a minare stabilità e prevedibilità, la moneta unica ha beneficiato della recente apertura della Germania ad aumentare la spesa e a stimolare l'economia attraverso questo canale. Di conseguenza, questa settimana la valuta si è apprezzata del 12,7% rispetto al dollaro dall'inizio del 2025, dopo essersi poi ritirata da questi valori prossimi ai massimi degli ultimi quattro anni.

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