La peggiore sessione dal crollo di aprile. Ed è stata autoinflitta.

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La peggiore sessione dal crollo di aprile. Ed è stata autoinflitta.

La peggiore sessione dal crollo di aprile. Ed è stata autoinflitta.

La settimana appena trascorsa, conclusasi giovedì, si è presentata promettente per la Borsa di Varsavia (GPW). La WIG (Borsa di Varsavia) ha stabilito un record dopo quattro giorni, superando per la prima volta nella storia i 112.000 punti, mentre la WIG20 si stava già avvicinando al massimo storico di quest'anno. Tuttavia, dopo la chiusura delle contrattazioni, sono arrivate brutte notizie: l'annuncio di un aumento dell'imposta sul reddito delle società per le banche . La reazione degli investitori era, ovviamente, prevedibile.

Nel frattempo, venerdì è stata una giornata piuttosto tranquilla sugli altri mercati, con alcuni indici che hanno addirittura registrato guadagni in risposta al discorso percepito come accomodante del presidente della Fed.

Le banche, in quanto gruppo dominante e più forte tra le società WIG20 quest'anno, hanno trascinato al ribasso l'indice a grande capitalizzazione. Il WIG20 era già in calo di oltre il 3% all'apertura e, purtroppo, le ore successive non hanno fatto altro che rafforzare i venditori. Il mercato ha ripreso quota solo nel pomeriggio, quando PKO BP, Pekao e Alior hanno perso tutte oltre il 10%. Degna di nota è stata anche la delusione per i risultati di Dino Polska, che, con un calo del 7,3%, ha ridotto il fatturato di quasi 0,5 miliardi di zloty. Il fatturato è stato massiccio in tutto il mercato, raggiungendo i 3,9 miliardi di zloty.

In definitiva, il WIG20 ha chiuso venerdì in ribasso del 4,62%, a 2.880 punti, appena 10 punti sopra i minimi giornalieri. Questo ha riportato l'indice a grande capitalizzazione vicino al minimo di agosto. Da questo punto di vista, sebbene la sessione di venerdì sia stata spettacolare, non ha comunque danneggiato molto gli investitori: il rendimento del WIG20 da inizio anno è ancora superiore al 31% e il WIG20USD è salito di un enorme 49%. Tassi di rendimento così elevati, soprattutto dal punto di vista degli investitori stranieri, potrebbero incoraggiare prese di profitto di fronte al rischio politico che incombe sul mercato azionario nazionale, indipendentemente dal partito politico al potere.

RP

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