Ha contribuito ad arrestare l'aggressore ed è stato lui stesso mandato in prigione... Sono emersi nuovi fatti sulla tragedia di Radymno.

Ricordiamo che un aggressore di 36 anni ha picchiato selvaggiamente una donna di 58 anni, a lui sconosciuta, facendole perdere conoscenza. Nonostante gli agenti di polizia giunti sul posto abbiano prestato le prime cure e monitorato i parametri vitali della donna fino all'arrivo dell'ambulanza, oltre a trasportarla in ospedale e adottare le misure appropriate, la donna è morta. L'aggressore è fuggito. È anche riuscito a danneggiare due auto. A quanto pare, in una di queste si trovava una donna di Przemyśl con il marito e i figli. Ha raccontato alla nostra redazione che erano arrivati perché avevano un appuntamento con suo figlio, che quel giorno si era recato al bacino idrico di Radymno.
[centro1]"Lo aspettavamo nel parcheggio della chiesa. L'aggressore ci ha aggrediti per primi, mentre eravamo seduti in macchina con i nostri figli, due neonati e la nostra figlia più grande. Sono stata io a chiamare i soccorsi e sono rimasta in linea con l'operatore per tutto il tempo. Abbiamo seguito l'aggressore, segnalando costantemente all'operatore dove si stava dirigendo. Mentre un passante si avvicinava alla donna ferita e le offriva soccorso, l'ambulanza era già in arrivo. Il marito ha bloccato la strada all'aggressore da dietro, e un altro uomo gli ha bloccato la strada da davanti, dopodiché l'aggressore è stato portato alla stazione di polizia."
– ci ha raccontato l'incidente di cui, volente o nolente, è diventata testimone accidentale...
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Acquista l'accessoAggiornato: 13/08/2025 17:58
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