Sławomir Górecki è morto. Ha fatto dell'arte un investimento con l'anima

È morto Sławomir Górecki, collezionista, mercante d'arte e fondatore della Galleria Piękna di Varsavia e della Green Point Projects di New York. La sua scomparsa è una perdita non solo per il mondo dell'arte, ma anche per coloro che, grazie a lui, hanno imparato a guardarlo con passione e comprensione.
Sławomir Górecki ha vissuto a New York per oltre tre decenni, dove ha promosso con successo l'arte contemporanea polacca. Nel 2015, è tornato a Varsavia per aprire la Galleria Piękna in via Emilii Plater 10, un luogo dedicato ai classici contemporanei come Stanisław Fijałkowski, Stefan Krygier e Teresa Pągowska, così come ad artisti più giovani come Łukasz Patelczyk e Jakub Słomkowski.

Due anni dopo, nel 2017, ha fondato a Brooklyn la Green Point Projects, una galleria che presenta artisti polacchi all'estero. Lì ha collaborato con Marek Bartelik , ex presidente dell'AICA International , che ha dato vita, tra gli altri, alla mostra "A Young Man Plans a Voyage" di Stanisław Fijałkowski , segnalata dal portale Artnet come uno dei sette eventi artistici più interessanti di New York.
L'eredità di Sławomir GóreckiGórecki non si limitò a collezionare opere d'arte, ma insegnò anche a comprenderle e a investire in esse. Ha organizzato aste come "New Masters" , presentando opere di artisti selezionati della giovane generazione, il cui lavoro sta già ottenendo riconoscimenti sul mercato. Nella sua galleria l'arte non era solo un'esperienza estetica, ma anche una scelta di investimento consapevole.
Sławomir Górecki ha lasciato non solo una collezione di opere d'arte, ma soprattutto l'idea che l'arte possa essere un ponte che collega generazioni, culture e paesi. La sua attività ha contribuito ad accrescere la presenza degli artisti polacchi sulla scena artistica internazionale. Anche se non c'è più, la sua influenza sul mondo dell'arte continuerà a vivere.