Donatella U.: “Mio marito aveva una doppia vita, mi ha tradito per 10 anni con un’altra donna”
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“Non avrei mai e poi mai pensato che mio marito Cristiano mi fosse infedele. Perché avevamo un ottimo rapporto e una forte intesa su tutto”. A consegnarci la sua storia di tradimento è Donatella U., una donna di 42 anni che vive a Roma e si occupa di design di interni. “Sapere che mi aveva tradita è stato duro, durissimo. Ho pensato si fosse trattato di uno sbaglio, di una storia passeggera, invece lui e questa donna si frequentavano da un decennio”, ci racconta. “Ora vi scrivo perché non so che fare, se lasciarlo oppure no. Cristiano mi dice che l’altra lo teneva sotto ricatto, minacciandolo di dirmi tutto se non avesse continuato a vederla. Sono molto scossa e confusa, vorrei il parere di una psicologa che mi aiuti a fare luce su come affrontare questo grande dolore che sto vivendo”.
Un matrimonio (apparentemente) felice
“Quando ho incontrato Cristiano sapevo fin da subito che sarebbe stato l’uomo della mia vita. Non avevo mai provato nulla del genere per nessuno. E anche lui si era innamorato di me. Ci siamo sposati a 30 anni e due anni dopo la nostra famiglia si è allargata con l’arrivo di nostra figlia Claudia. Eravamo felici al tempo, su questo posso metterci la mano sul fuoco. Proprio dieci anni fa mio marito, che fa l’architetto, ha cambiato studio per una posizione migliore e ha iniziato anche a viaggiare per lavoro. Almeno due volte a settimana andava nella sede di Milano della sua azienda. A me è sempre sembrato tutto normale in questi dieci lunghi anni, scanditi da vacanze insieme, tanti momenti felici e supporto reciproco quando si affrontavano dei problemi. Eravamo una coppia, non solo a parole, e non ho mai dubitato di lui e del suo amore verso di me e nostra figlia Claudia. Tutto sarebbe continuato così, se non ci fossero state delle telefonate strane che negli ultimi mesi arrivavano sul mio cellulare”.
La chiamata da un numero sospetto mette in allerta Donatella
“Nell’ultimo periodo ricevevo delle chiamate da un numero sconosciuto, ma ogni volta che rispondevo dall’altra parte sentivo solo il silenzio e poi attaccavano. Dopo un po’, ho iniziato a insospettirmi e così ho registrato il numero, per capire se fosse sempre lo stesso. E dopo due settimane, ne ho avuto la conferma. Più di una volta avevo provato a richiamare, ma nessuno mi aveva mai risposto. Un giorno ho un’illuminazione: vado a vedere su Whats App chi si nasconde dietro queste telefonate. E quando vedo la foto ho un colpo al cuore: accanto ad una donna mai vista prima c’è mio marito. Provo a scriverle a questo punto, lei visualizza e non risponde. Mi attacco al telefono e solo dopo tante chiamate finalmente sento una voce femminile dall’altra parte. “Ciao Donatella, non avrei voluto che lo scoprissi così”, mi dice questa donna, che inizia a raccontarmi una storia assurda. “Mi chiamo Francesca e vivo a Milano. Sono l’amante di tuo marito da dieci anni, quando viene qui dorme da me, questa non è solo la mia casa, ma anche la sua. Per tanti anni siamo andati d’accordo, poi nell’ultimo periodo Cristiano è cambiato e si è allontanato. Ti ho iniziato a chiamare per questo, da lui non avevo spiegazioni che mi convincevano, quindi pensavo di trovarle da te. Solo che poi non ho mai trovato il coraggio di parlarti veramente e anche ora mi sento profondamente in imbarazzo a svelarti la verità”, mi racconta con una voce calma e pacata. “So che avrai mille domande, ma credo che sia tuo marito a doverti dare tutte le spiegazioni. Quindi per me la telefonata finisce qui”, e riattacca. Io mi sento come dentro un frullatore e non mi capacito di quello che mi ha detto questa donna. Non voglio far allarmare mia figlia che è con me e con la scusa del mal di testa mi chiudo in camera e chiamo mio marito, chiedendogli di venire immediatamente a casa. Ho la voce strozzata dal pianto e Cristiano mi risponde che arriva subito”.
“Mio marito aveva una doppia vita”
“Per prima cosa domando alla vicina se può tenere mia figlia Claudia con sé, così gioca con sua figlia e non assiste a questa discussione che voglio affrontare immediatamente con Cristiano. Arriva trafelato e gli dico subito, a bruciapelo, che ho parlato con la sua amante e voglio spiegazioni. Mi fa mettere seduta e mi inizia a raccontare tutto. Dopo pochi mesi che andava a Milano aveva conosciuto questa donna e con lei c’era stata una notte e basta. Poi però si erano risentiti e il loro flirt si era trasformato in una frequentazione, diventata successivamente una convivenza quando lui si trovava in città. Lei sapeva tutto, anche che non avrebbe mai lasciato me per stare con lei. E per tutti questi anni la situazione le era andata bene. Praticamente con lei aveva costruito una doppia vita. Poco tempo fa, Francesca ha iniziato a chiedergli di avere un figlio, ma Cristiano si era rifiutato e aveva iniziato a mettere in discussione il loro rapporto. Così lei aveva iniziato a minacciarlo, a dirgli che mi avrebbe raccontato tutto, facendo saltare il nostro matrimonio. Ecco il perché di queste telefonate anonime, altro che spiegazioni che non aveva da mio marito!
Sono fuori di me. Gli urlo in faccia: “Cristiano io non riesco a credere che tu mi abbia mentito per tutto questo tempo, dieci anni sono tantissimi! E oltretutto, se lei non avesse avanzato questa richiesta, chissà quanto sarebbe durata ancora tutto questo adulterio!”. Non so proprio se e come posso perdonarlo, non so più chi è quest’uomo che è stato capace di tradirmi in questo modo. Anche perché quando gli ho chiesto il motivo di questo tradimento, ha farfugliato scuse stupide, come “mi sentivo solo”. Mi ha giurato che non la vedrà mai più, non andrà neanche a casa di lei a riprendersi le sue cose. Ma come faccio a credergli? Nei giorni successivi, Cristiano mi ha chiesto di ragionare, di non mandare tutto all’aria, soprattutto per mia figlia. È solo lei il freno che non mi sta facendo correre dall’avvocato per separarmi in questo momento. Non so proprio come possiamo recuperare, ho la mente troppo confusa per prendere una decisione e avrei bisogno del parere di un’esperta”.
“Quando si ama profondamente, la voglia di perdonare può emergere come un impulso naturale, ma il perdono è un viaggio condiviso”Il commento della dott.ssa Anna Merolle, psicologa, psicoterapeuta ed esperta di dinamiche di relazione, alla storia di oggi.
“La scoperta dell'infedeltà e il modo in cui è stata rivelata hanno scioccato Donatella, lasciandola con un trauma che richiede tempo e riflessione per capire come andare avanti. Questo la porta a un dilemma complesso, che la lascia in profonda confusione riguardo alla versione di Cristiano sul presunto ricatto dell'amante e sulla sua volontà di restare con lei.
Da un lato, desidera perdonare, sperando di ricostruire ciò che è stato distrutto. Quando si ama profondamente, la voglia di perdonare può emergere come un impulso naturale, simile a una spugna che desidera assorbire il dolore e l’accaduto. Dall’altro teme le conseguenze di una separazione, che comporterebbe incertezze e il dolore di un futuro da affrontare da sola. Le sue paure si intrecciano con l'idea di una vita diversa, influenzando anche il benessere della loro figlia. La possibilità di una famiglia spezzata pesa gravemente sul suo cuore. In questo stato di incertezza, Donatella si sente sopraffatta e incapace di prendere una decisione chiara. La pressione di dover scegliere tra perdono e separazione le sembra opprimente, portandola a interrogarsi sulla giustezza delle sue scelte.
È importante riconoscere che chi tradisce può cercare di accelerare il processo decisionale per alleviare il proprio senso di colpa, ma questo può aumentare la confusione di chi è ferito. Allo stesso tempo, Cristiano, al di là di chiedere perdono, deve riflettere sul perché della sua scelta di vivere una doppia vita, comprendendo le dinamiche personali ed esistenziali sottostanti. Il perdono è un viaggio condiviso; non può essere una responsabilità esclusiva di Donatella, che si trova a essere giudice non solo di Cristiano, ma anche di sé stessa. È normale sentirsi smarriti in questo momento, ma il primo passo è concedersi il tempo di esplorare le proprie emozioni senza fretta di decidere.
Il consiglio utile per Donatella è che non esiste una scelta giusta o sbagliata; ogni decisione deve riflettere il suo benessere. Scrivere i suoi pensieri e sentimenti può aiutarla a creare uno spazio sicuro in cui ordinare le sue paure e i suoi desideri. Parlarne con qualcuno di fiducia può ulteriormente chiarire ciò che realmente desidera. La sua crescita personale e la ricerca di autenticità dipenderanno dalla sua capacità di ascoltare sé stessa, anche quando il cammino sembra incerto. In questo viaggio, ogni passo verso la comprensione diventa un atto di forza e libertà”.
repubblica