IA, un nuovo modello made in Cina: supera DeepSec ed è gratuito

La corsa cinese all’intelligenza artificiale segna un nuovo traguardo. La startup Z.ai ha annunciato il rilascio del suo modello GLM-4.5, che promette di superare il concorrente DeepSec sia in termini di costo che di efficienza, rivoluzionando il mercato globale. Il nuovo modello non solo è open source — quindi liberamente accessibile agli sviluppatori — ma è anche basato su un’architettura “agente”, in grado di suddividere autonomamente i compiti complessi in sottoattività, per eseguire le operazioni con maggiore accuratezza. Secondo Chang Ping, CEO di ZAI, il GLM-4.5 è estremamente efficiente dal punto di vista computazionale: funziona con soli otto chip Nvidia H20, la versione destinata alla Cina a seguito delle restrizioni statunitensi sull’export di tecnologia avanzata. Ping ha anche dichiarato alla CNBC che la potenza di calcolo attualmente disponibile è sufficiente per far funzionare il modello, anche se non ha rivelato i costi di addestramento. Sul fronte economico, ZAI offre prezzi ultra-competitivi: $0,11 per milione di token in input, contro i $0,14 di DeepSec $0,28 per milione di token in output, ben al di sotto dei $2,19 di DeepSec Il modello di ZAI è quindi più economico, più leggero e, soprattutto, più accessibile per sviluppatori, startup e ricercatori, mettendo pressione sui big dell’intelligenza artificiale occidentale come OpenAI e Anthropic. L’annuncio arriva in un momento di crescente concorrenza nel settore: all’inizio di luglio, Moonshot, sostenuta da Alibaba, ha presentato Kimi K2, che supera ChatGPT e Claude in alcune funzioni di programmazione, ma a costi decisamente più elevati rispetto al modello di ZAI. Fondata nel 2019, ZAI ha già raccolto oltre 1,5 miliardi di dollari da investitori del calibro di Alibaba, Tencent, Qiming Venture Partners e anche Prosperity Seven Ventures, collegata ad Aramco. L’azienda starebbe ora pianificando una IPO nella Grande Cina. Il panorama dell’intelligenza artificiale globale cambia rapidamente, e ZAI sembra determinata a mettersi in testa alla corsa, democratizzando l’accesso all’AI e offrendo una seria alternativa low-cost ai giganti americani
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