Niente sigarette elettroniche usa e getta nel Regno Unito dal primo giugno

Dal primo giugno sarà vietata la vendita di sigarette elettroniche usa e getta nel Regno Unito. Il provvedimento era stato annunciato dal governo britannico l'anno scorso nell'ambito di una più generale stretta sul 'vaping', a tutela in particolare di giovani e giovanissimi. In Europa, anche Germania, Belgio e Francia hanno preso questo provvedimento.
Il divieto riguarderà tutti i negozi come il commercio online, e tutti i tipi di e-cigarette non ricaricabili: con nicotina o senza. Restano invece legali i dispositivi a carica riusabili. Sono previste multe crescenti di diversa entità nelle quattro nazioni del Regno contro i trasgressori e il passaggio dalle sanzioni amministrative a quelle penali (fino a due anni di carcere) in caso di violazioni recidive da parte dei rivenditori.
L'iniziativa è stata fatta propria a suo tempo dall'esecutivo laburista di Keir Starmer sullo sfondo dei crescenti allarmi di medici e organizzazioni sociali sulla diffusione del vaping usa e getta: non già come uno strumento per limitare il ricorso alle sigarette tradizionali, ma come lucroso mercato parallelo e magari trampolino di lancio verso il fumo classico, ancor più dannoso per la salute. A maggior ragione a causa della moltiplicazione di modelli colorati e accattivanti, concepiti apparentemente per attirare una clientela di ragazzi e ragazze. In precedenza si erano mossi sulla stessa linea salutista anche gli ultimi governi conservatori.
Cosa sono le sigarette usa e gettaLa facilità di reperire questo prodotto online o anche in negozi che non sono i tabaccai, ha favorito la diffusione delle “usa e getta” anche in Italia. Così come il loro non sembrare sigarette. Al punto che molti le hanno già provate alle scuole elementari. Alle medie c’è poi un vero e proprio boom.
Queste e-cig ‘a tempo’ hanno una durata limitata di qualche giorno al massimo e non si possono ricaricare. Sul mercato ne esistono diversi modelli, con tantissimi aromi. Le sigarette elettroniche, comprese le usa e getta, contengono 20 milligrammi per millilitro di nicotina mentre con una singola ‘bionda’ tradizionale si assorbe circa 1 milligrammo di nicotina.
Sono chiamate anche ‘puff’, in inglese significa ‘tiro’. Il numero di tiri, insieme all’aroma e all’eventuale presenza di nicotina, è una delle caratteristiche principali di questo prodotto. La maggior parte di quelle in commercio ne offre circa 600.
Una trappola per bimbi e ragazziniL'Accademia Nazionale di Medicina francese, ha definito le ‘puff "una trappola particolarmente insidiosa per bambini e adolescenti". Questo perché contribuirebbero a generare un'abitudine gestuale che spingerebbe poi i giovani a interessarsi al tabacco col crescere dell'età. Inoltre, il fatto che i pacchetti di ‘puff’ siano di colori vivaci e offrano una varietà di sapori che richiamano i dolciumi, testimonierebbe la volontà dei produttori (soprattutto cinesi) di mirare soprattutto alla fascia di giovanissimi. In effetti, un'indagine dell'ACT (Alleanza Contro il Tabacco) ha confermato che circa il 13% degli adolescenti tra i 13 e i 16 anni ha provato le sigarette elettroniche monouso almeno una volta.
Potrebbero favorire dipendenzaLa nicotina contenuta in alcune sigarette elettroniche usa e getta ha alcune caratteristiche diverse da quella presente nelle sigarette tradizionali e nelle prime e-cig e che potrebbe favorirne la dipendenza. Le e-cig di ultima generazione, infatti, contengono sali di nicotina invece della nicotina a base libera presente in molti prodotti da svapo e nelle sigarette classiche. I sali sono meno irritanti, vengono percepiti come meno amari, aumentano la gradevolezza delle e-cig.
Questi sali si associano però a un rischio elevato di dipendenza: secondo uno studio pubblicato sul New England Journal of Medicine, fino a quattro volte in più rispetto al tabacco tradizionale. Infatti, vengono assorbiti molto più velocemente rispetto alla nicotina contenuta nelle sigarette tradizionali e raggiungono rapidamente il sistema nervoso centrale. Il risultato è che chi le usa non riesce a smettere e dunque assume molta nicotina in poco tempo.
Alcune evidenze, ottenute in esperimenti con animali di laboratorio, mostrano che i sali di nicotina potrebbero aumentare il rischio cardiologico legato alle sigarette elettroniche, perché aumentano il rischio di aritmie. Recentemente sono arrivate anche e-cig usa e getta contenenti nicotina sintetica, un composto di cui non si conosce ancora completamente il profilo di tossicità, ma che crea dipendenza.
Occhio anche alle e-cig senza nicotinaBisogna fare attenzione anche alle e-cig senza nicotina poiché contengono comunque sostanze che possono rivelarsi tossiche: esse possono essere presenti nel liquido oppure possono sprigionarsi con la formazione del vapore. Ne sono un esempio il glicole propilenico e la glicerina, che possono causare irritazione a denti e gengive, indurre bronchiti, raucedini e mal di gola e favorire un peggioramento dell'asma.
Ma non è tutto: con il surriscaldamento della batteria si generano importanti concentrazioni di metalli pesanti come il nichel, titanio, argento, cadmio, cromo, che sicuramente non sono innocui e di cui non si conoscono gli effetti nel tempo.
Una minaccia per l’ambienteInfine, la produzione e il consumo di centinaia di milioni di sigarette elettroniche usa e getta in giro per il mondo è un problema anche dal punto di vista ambientale. Secondo alcuni esperti il problema è persino maggiore delle sigarette tradizionali, considerata l’esplosione dei consumi e la natura “multicomponente” di questi dispositivi.
La Repubblica