Urbanistica, parla Sala (e prende tempo): “Il Comune non si riconosce nella lettura della Procura. Vogliamo avere un quadro più completo”

16 lug 2025

Il sindaco di Milano Giuseppe Sala
Milano, 16 luglio 2025 – “Ritengo necessario avere un quadro più completo dei rilievi che stanno emergendo in queste ore. Posso solo dire che l'Amministrazione non si riconosce nella lettura che viene riportata". Queste le prime parole del sindaco di Milano, Giuseppe Sala, in merito alle inchieste sull'urbanistica con la Procura che ha chiesto gli arresti domiciliari per il suo assessore alla Rigenerazione urbana Giancarlo Tancredi.
"Da diversi mesi l'Amministrazione comunale ha intrapreso un percorso di riorganizzazione e ha assunto nuovi provvedimenti - ha aggiunto il primo cittadino di Milano - gli ultimi accadimenti dovranno essere compresi e valutati perché non venga vanificato il prezioso percorso intrapreso". In merito a Tancredi, Sala ha precisato che “l'assessore si sta confrontando con i suoi legali prima di assumere qualunque iniziativa". A quanto si apprende Tancredi e Sala si sono incontrati a Palazzo Marino, un faccia a faccia che sarebbe durato oltre un’ora.
L’inchiesta di oggi riguarda una presunto sistema di corruzione per cui la Procura di Milano ha chiesto l’arresto di sei persone, tra cui spicca il nome dell’assessore alla Rigenerazione urbana del Comune Giancarlo Tancredi e quello dell’imprenditore Manfredi Catella, fondatore e amministratore del gruppo Coima. In mattinata, il Nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di Finanza di Milano ha effettuato acquisizioni di documenti, con un ordine di esibizione, negli uffici del Comune, oltre a 24 perquisizioni domiciliari e locali.
© Riproduzione riservata
Tag dell'articolo
UrbanisticaInchiestaBeppe SalaIl Giorno