Inchiesta urbanistica a Milano, revocati gli arresti: Malangone nel mirino della Procura

A Milano, l’inchiesta urbanistica registra nuovi sviluppi: sono stati revocati gli arresti per alcune delle persone coinvolte, mentre altre entrano nel mirino della Procura. Le autorità continuano a seguire il caso.
Inchiesta urbanistica a Milano: il contesto dell’indagine e i prossimi sviluppiL’inchiesta ipotizza pressioni e favori tra amministratori, imprenditori e professionisti per agevolare operazioni immobiliari di grande valore.
Tra gli indagati figurano anche l’architetto Stefano Boeri, l’imprenditore Catella e il sindaco Sala.
Il Tribunale del Riesame continua a valutare le richieste di misure cautelari per gli altri coinvolti, mentre l’indagine principale prosegue nei suoi filoni. Il caso “Pirellino” rappresenta, secondo la Procura, un esempio emblematico delle dinamiche opache che avrebbero caratterizzato alcune trasformazioni urbanistiche a Milano.
Il Tribunale del Riesame di Milano ha disposto la revoca degli arresti domiciliari per l’ex assessore comunale Giancarlo Tancredi, l’ex membro della commissione Paesaggio Giuseppe Marinoni e il manager Federico Pella, arrestati lo scorso 31 luglio nell’ambito dell’inchiesta sull’urbanistica. Contestualmente, il tribunale ha applicato un’interdittiva della durata di un anno a tutti e tre, con limitazioni relative all’esercizio di pubblici uffici e alla possibilità di contrattare con la Pubblica amministrazione. Le motivazioni ufficiali della decisione saranno rese note entro 45 giorni.
Parallelamente, l’indagine si è estesa a Christian Malangone, direttore generale di Palazzo Marino e figura di riferimento per il sindaco Giuseppe Sala, che è stato iscritto nel registro degli indagati con l’accusa di induzione indebita. Il suo coinvolgimento emergerebbe da alcune conversazioni in chat con l’imprenditore Manfredi Catella di Coima e con l’ex assessore Tancredi, depositate recentemente dalla Procura al Riesame.
Secondo gli inquirenti, tali comunicazioni evidenzierebbero un canale diretto tra vertici comunali e operatori privati, al di fuori delle procedure ufficiali, collegato in particolare alla riqualificazione dell’immobile noto come “Pirellino”. L’ex Torre dei Servizi Tecnici Comunali in via Giovanni Battista Pirelli, è un edificio simbolo del dibattito urbanistico milanese. Acquistato da Coima nel 2019, il progetto di riqualificazione prevede una torre residenziale “botanica” e spazi culturali, ma l’iter si è fermato per vincoli urbanistici e modifiche al Piano di Governo del Territorio.
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