Fotovoltaico, tempi di allaccio alla rete lunghi anche 3 anni

«Dopo la probabile spallata data alla legge regionale sulle energie rinnovabili dalla sentenza del Tar del Lazio sul decreto sulle “Aree idonee” un’altra spada di Damocle pende sulla regione, ossia la saturazione della rete nell’assorbire maggiori quantità di energia. Questo comporta un rallentamento delle autorizzazioni per gli allacciamenti di impianti fotovoltaici alla rete che arrivano addirittura tra i 600 e gli 800 giorni lavorativi. Resta da capire se esista un’interlocuzione tra la Regione e il gestore della rete per affrontare questa situazione e quanto tempo sarà necessario per arrivare a una capacità della rete tale da assorbire le produzioni degli impianti in approvazione». Lo afferma il consigliere regionale Francesco Martines (Pd) che attraverso un’interrogazione pone alla Giunta la questione della capacità di assorbimento di energia prodotta dagli impianti fotovoltaici da parte della rete elettrica nazionale.
«L’erogazione da parte della Regione di sostegni economici a favore di privati e imprese per l’installazione di impianti fotovoltaici per la produzione di energia elettrica stride con il fatto che, come si apprende dal sito internet di e-distribuzione, alcune cabine primarie AT/MT (Manzano, Palmanova, Codroipo, Stradalta, San Quirino) presentano un completo livello di saturazione e altre presentano un livello di saturazione “per le quali si evidenzia l’inversione del flusso di energia con una potenza massima in immissione sulla rete di trasmissione nazionale superiore al limite di attenzione”. In sostanza la rete non è in grado di assorbire la sovrapproduzione di energia prodotta dagli impianti fotovoltaici di grande portata, quindi quelli realizzati dalle imprese del settore» fa sapere Martines. «Del totale delle domande fatte in Regione – continua – ben l’83 per cento riguarda la Bassa friulana, quindi se c’è un rallentamento certo non può che dare quantomeno un sollievo, anche perché in futuro si potrebbero trovare altre fonti alternative per produrre energia rinnovabile. Ma alla luce di questo – conclude – è bene che la Regione chiarisca se ha idea su come affrontare quest’ulteriore questione».
İl Friuli