Farmaci israeliani buttati nel cestino in Toscana: bufera politica, la Asl si dissocia

Sta suscitando forti polemiche il video girato nella Casa della Salute di Pratovecchio Stia (Asl Toscana Sud Est) in cui una dottoressa e un’infermiera mostrano confezioni di farmaci della Teva, azienda israeliana, segnano con una X il marchio e le buttano nel cestino.
Il gesto, nato come denuncia simbolica contro il conflitto a Gaza, ha però generato indignazione per due motivi: l’utilizzo di locali pubblici e l’apparente spreco di medicinali a carico del Sistema sanitario nazionale.
La Asl ha diffuso una nota ufficiale in cui prende nettamente le distanze: “Le riprese non sono state autorizzate né condivise. Stigmatizziamo ogni atto che possa ledere beni pubblici e il rispetto dei luoghi di cura”.
Di fronte al clamore mediatico e politico, le due protagoniste del video hanno diffuso un messaggio di scuse: “Era un gesto simbolico, non volevamo offendere nessuno. I prodotti erano campioni gratuiti, non farmaci del Ssn, e sono stati subito recuperati”.
Il caso ha acceso le polemiche anche in politica. Dalla destra arrivano accuse di “gesto folle e inaccettabile”, con richieste di provvedimenti disciplinari e richiami alla tutela della fiducia tra pazienti e operatori sanitari.
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