Chi è Carla Zambelli, deputata brasiliana scappata in Italia per sfuggire a condanna ed estradizione: è ricercata dall’Interpol

La parlamentare di Bolsonaro
Ricercata dall’Interpol, si trova ora in Italia dove è atterrata giovedì con un volo partito dalla Florida, negli Stati Uniti, anche se ora non è chiaro dove si trovi.
È la vicenda particolare che lega il nostro Paese a Carla Zambelli, deputata italo-brasiliana del Partito Liberale dell’ex presidente Jair Bolsonaro, il leader dell’estrema destra brasiliana alle prese in patria col processo per il tentato colpo di stato del 2022, quando provò a ribaltare con la forza i risultati delle elezioni che videro vincere la sinistra di Lula.
Zambelli è giunta in Italia prima che venisse emessa una “red notice” dell’Interpol su di lei, ovvero la richiesta da parte dell’organizzazione dedita alla cooperazione di polizia e al contrasto del crimine internazionale di localizzare, arrestare ed estradare un sospetto criminale.
Fedelissima di Bolsonaro, eletta nel 2018 parlamentare e poi riconfermata nel 2022 col terzo maggior numero di voti a livello nazionale, Zambelli è una politica controversa: durante il voto di tre anni fu ripresa in video mentre minacciava con una pistola un attivista di sinistra per strada a San Paolo il giorno prima dei ballottaggi.
Il mese scorso la Corte Suprema brasiliana l’ha condannata a 10 anni di reclusione con l’accusa di aver hackerato il CNJ, il Consiglio Nazionale della Giustizia, organismo che si occupa tra le altre cose dei procedimenti disciplinari ai magistrati. Secondo l’accusa la parlamentare fece inserire documenti falsi all’interno dei sistemi per screditare i giudici che stavano indagando su Bolsonaro per il tentato colpo di stato del 2022, in particolare Alexandre de Moraes, considerato dai “bolsonaristi” il loro principale nemico.
La Corte Suprema aveva chiesto la decadenza di Zambelli, ma per farlo sarebbe servita la ratifica della Camera brasiliana che non l’ha ancora approvata. La deputata del partito di Bolsonaro intanto nei giorni scorsi era volata negli Stati Uniti, in Florida, annunciando da lì in una intervista alla Cnn brasiliana l’intenzione di recarsi in Italia “in esilio politico” e sottolineando di aver la doppia cittadinanza di e non potere essere estradata.
Si tratta in realtà di una affermazione falsa: la legge italiana vieta l’estradizione dei suoi cittadini solo in assenza di un trattato internazionale, che Italia e Brasile hanno firmato come bilaterale nel 1989. Con la “red notice” dell’Interpol l’arresto a scopo di estradizione dovrà però essere autorizzato dalla procura generale presso la Corte d’Appello competente, che dovrò procedere o meno alla convalida.
La vicenda Zambelli è diventata un caso politico in Italia, col deputato di AVS e portavoce dei Verdi Angelo Bonelli che aveva già presentato un’interrogazione parlamentare per chiedere cosa avrebbe fatto il governo qualora Zambelli fosse arrivata in Italia, paragonato il caso della deputata brasiliana a quello di Almasri, il capo della polizia giudiziaria libica che venne fatto rilasciare dal governo dopo essere stato arrestato a Torino su mandato della Corte penale internazionale.
Proprio Bonelli ha rivelato alla Cnn brasiliana che Zambelli “sarebbe in Veneto”, regione di origine della madre della deputata. “Ho informazioni riservate che lei è arrivata questa mattina all’aeroporto di Fiumicino, Roma. La polizia dice di non sapere dove si trovi, ma i servizi segreti lo sanno. E l’informazione riservata che ho è che lei sarebbe in Veneto”, ha rivelato Bonelli.
l'Unità