San Siro, la Nord ritorna a cantare. Ma addio ai vecchi simboli

29 ott 2025

Il vecchio striscione simbolo della gestione smantellata dall’indagine della Dda
Milano, 29 ottobre 2025 – “Secondo anello verde Milano sarà lo striscione dietro cui tutti i gruppi storici della Nord si riconosceranno, mantenendo intatte e preservate quelle caratteristiche di autonomia e identità che da sempre li hanno contraddistinti”. Ieri un comunicato della Nord ha ufficializzato una decisione nell’aria da giorni: stasera gli ultrà interisti torneranno a cantare a San Siro per sostenere la squadra di Chivu impegnata nel match di campionato contro la Fiorentina.
L’ala più calda del tifo organizzato rompe così il silenzio, sulla falsariga di quanto fatto dai “cugini” rossoneri della Sud un mese fa per Milan-Napoli. La scelta di rinunciare ai cori era stata dettata dalla linea dura imposta dai club, che a inizio stagione hanno bandito dallo stadio decine di tifosi considerati “indesiderati” perché legati alla vecchia gestione criminale, perché colpiti in passato da daspo o altri provvedimenti amministrativi o perché coinvolti in proteste violente contro le società. Un giro di vite, condiviso con Procura e forze dell’ordine, che di fatto ha estromesso tutti i leader. Compresi quelli soltanto lambiti dall’inchiesta di Dda e Squadra mobile che a fine settembre 2024 ha smantellato da un lato il triumvirato Beretta-Bellocco-Ferdico (che secondo i pm aveva aperto le porte del Meazza alla ’ndrangheta) e messo fine dall’altro al regno incontrastato del narcotrafficante Luca Lucci.
A due mesi dall’inizio della Serie A, ecco il dietrofront della Nord: “È una scelta – si legge ancora nella nota rilanciata sui social – che sottolinea la volontà di ripartire con una ritrovata unità, ma senza rinunciare alle singole anime che compongono il nostro movimento ultras”. In realtà, le condizioni sono rimaste quelle di partenza; e del resto istituzioni e responsabili dell’ordine pubblico hanno fatto capire a più riprese che indietro non si torna e che l’indagine “Doppia curva” ha segnato uno spartiacque invalicabile. Tradotto: al secondo anello verde non entreranno “pezze”, bandiere e simboli che possano richiamare il passato recente segnato dall’illegalità e in qualche modo riannodare un filo spezzato da magistratura e polizia. Inutile dire che la Nord (al momento senza capi riconosciuti) e chi la frequenta restano sorvegliati speciali. L’avviso ai naviganti è chiaro: il regolamento d’uso dell’impianto sportivo è uguale per tutti. E chi lo viola paga. Senza deroghe.
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