Lesina, persi oltre 800mila euro per la raccolta differenziata: bufera sul sindaco dopo l’interrogazione di Trombetta

Quasi un milione di euro sfumato, destinato al potenziamento del servizio di raccolta differenziata a Lesina. È questo il bilancio, definito “gravissimo”, dell’interrogazione presentata nei giorni scorsi dal capogruppo di “Lesina Nuova”, Antonio Trombetta, che ha chiesto chiarimenti sul destino del progetto “Miglioramento del servizio di raccolta differenziata”, approvato nel 2022 dalla giunta comunale ma mai portato a compimento.
La risposta, arrivata direttamente dal sindaco Primiano Di Mauro, ha confermato nel modo più amaro i timori dell’opposizione: il finanziamento di 822.375 euro è andato definitivamente perduto, a causa del mancato rispetto della scadenza fissata al 31 dicembre 2023 per l’individuazione del soggetto realizzatore.
Il progetto e la sua mancata realizzazioneIl piano, inserito nel Piano Triennale delle Opere Pubbliche, prevedeva la fornitura di attrezzature e software innovativi per la gestione della differenziata, con un impatto diretto sull’efficienza del servizio e potenzialmente anche sulla riduzione della Tari. Un progetto dal valore complessivo di 1 milione di euro, finanziato quasi interamente nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
Come sottolineato da Trombetta nella sua interrogazione, il finanziamento era vincolato a tempi certi e a un obbligo di rendicontazione rigoroso, pena la decadenza del contributo. E proprio la mancata nomina in tempo utile del soggetto attuatore ha fatto scattare la revoca automatica.
Le responsabilità e le accuseIl sindaco Di Mauro ha imputato il ritardo a un cambio amministrativo interno, che avrebbe causato un’improvvisa discontinuità nel rapporto con la struttura tecnica del Comune. Una spiegazione che però non ha convinto l’opposizione. “Le motivazioni addotte sono fragili – attacca Trombetta –. Il sindaco, quale capo dell’amministrazione e responsabile politico dell’attuazione degli indirizzi, aveva il dovere di vigilare e garantire la continuità operativa”.
Trombetta parla senza mezzi termini di “colossale occasione persa per Lesina”, sia in termini di miglioramento ambientale, sia per l’impatto economico positivo che il progetto avrebbe potuto avere sulla comunità: “Abbiamo perso l’opportunità di entrare in un ciclo virtuoso di recupero, pulizia e partecipazione civica. Ma soprattutto – aggiunge – abbiamo negato ai cittadini un possibile abbassamento della Tari. È un danno grave, non solo ambientale ma anche sociale ed economico”.
Le conseguenzeSecondo quanto evidenziato nell’interrogazione, oltre alla perdita dei fondi, potrebbero configurarsi responsabilità amministrativo-contabili a carico di coloro che avevano l’obbligo di vigilare e attuare il progetto nei tempi previsti. Una vicenda che rischia di lasciare il segno nel dibattito politico lesinese e che rilancia la questione della gestione dei fondi PNRR da parte degli enti locali, spesso rallentata da carenze strutturali, ritardi burocratici e incertezze decisionali.
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