Il Comune dell'Alta punta sulla sostenibilità: nasce la Comunità energetica rinnovabile

Fontaniva guarda al futuro e all’energia pulita con un progetto ambizioso: la nascita della Cer - Comunità Energetica Rinnovabile, un’iniziativa che mette insieme istituzioni, cittadini e aziende per produrre e condividere energia elettrica da fonti rinnovabili sul territorio comunale.
«In tema di transizione energetica, credo che l’iniziativa più importante che abbiamo attuato sia quella della costituzione della Cer», spiega il sindaco Alberto Trento, sottolineando come il progetto rappresenti «l’inizio di un’iniziativa locale che concorre al raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità perseguiti a livello nazionale». Il Comune ha avviato il percorso nel gennaio 2024, partecipando al bando regionale Pr Veneto Fesr 2021-2027 Azione 2.2.1 “Comunità Energetiche”, dedicato a soggetti pubblici, aree abitative e portuali. L’esito del bando, comunicato nell’agosto 2024, ha visto Fontaniva assegnatario di un contributo di 29.963 euro grazie all’alto punteggio ottenuto, 92 su 100. Il progetto iniziale prevedeva la collaborazione di tre enti: Comune, Ater e Parrocchia di Fontaniva, con il Comune come Prosumer, ossia produttore e consumatore di energia. Gli impianti fotovoltaici previsti, per un totale di 119 kWp e una produzione stimata di 146 MWh, saranno installati su cinque edifici pubblici: Biblioteca-Municipio, Scuola Secondaria L.B. Alberti, Scuola Primaria C. Battisti, Centro Anziani Padre O. Nicolini e Cimitero di Fontaniva.
«A questi interventi si aggiunge il tema dell’efficientamento dell’illuminazione pubblica», continua Trento, «e in passato abbiamo provveduto al relamping di tutti i plessi scolastici, migliorando già l’efficienza energetica del patrimonio comunale». Ma la Cer non è solo produzione di energia: il progetto mira anche a generare ricadute sociali e ambientali. Tra gli obiettivi sociali figurano l’istituzione di un fondo per le famiglie in difficoltà nella bolletta elettrica, il sostegno a progetti per giovani e anziani e iniziative di cooperazione sociale per rafforzare il senso di comunità. Sul fronte ambientale, parte dei ricavi potrà finanziare la piantumazione di alberi, la manutenzione del verde, interventi di efficientamento energetico degli edifici pubblici e l’installazione di colonnine di ricarica in punti strategici del Comune. «Questa prima configurazione della Cer risulta sbilanciata verso la produzione nel periodo estivo», spiega Trento, «ma nei mesi invernali sarà necessario coinvolgere più impianti e soggetti Consumer, come Seta Polymers, per soddisfare la domanda e sfruttare al meglio le capacità di assorbimento».
Il sindaco sottolinea anche l’importanza della partecipazione dei cittadini: «Oltre alla produzione, è fondamentale aumentare il numero di cittadini e imprese coinvolti. Questo passaparola permetterà alla Cer di crescere in termini di consumi e produzione, raggiungendo l’intera popolazione se estenderemo il progetto ad altre cabine primarie del territorio». Il percorso avviato da Fontaniva è dunque un esempio di come un piccolo Comune possa diventare protagonista della transizione energetica, unendo innovazione, sostenibilità e partecipazione comunitaria. «Il nostro obiettivo», conclude Trento, «è rendere l’energia pulita una risorsa accessibile a tutti e trasformare la sostenibilità ambientale in un valore concreto per la cittadinanza». Con la Cer Fontaniva non solo riduce l’impatto ambientale, ma crea un modello replicabile di gestione dell’energia locale, che combina efficienza, inclusione sociale e innovazione tecnologica. Una sfida che il Comune ha deciso di affrontare con determinazione, guardando al futuro e alle nuove generazioni.
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