Il CEO di NVIDIA avverte: L’AI cancellerà molti lavori

Jensen Huang non è tipo da giri di parole. Il CEO di NVIDIA (l’azienda che produce i chip che alimentano ChatGPT, Gemini e praticamente tutte le AI del mondo) ha detto quello che molti sanno ma pochi osano ammettere.
Molti lavori spariranno con l’AI, il CEO di NVIDIA non ha dubbiDurante un’intervista con CNN, Huang ha strappato via il cerotto di colpo: Tutti i lavori saranno colpiti. Alcuni spariranno.
Poi ha cercato di addolcire la pillola: Nasceranno molti nuovi lavori, e spero che l’aumento di produttività in tutti i settori renderà la società migliore.
Ma Jensen Huang non ha dubbi, l’intelligenza artificiale cambierà radicalmente il mondo del lavoro. E non sempre in meglio.
La soluzione di Huang è una sola: usare l’AI subito per non rimanere indietro. In NVIDIA non è più una consiglio, è un obbligo. Tutti gli ingegneri e i progettisti di chip devono usare l’intelligenza artificiale per svolgere il loro lavoro quotidiano. E chi non si adatta, resta fuori.
Le previsioni di Huang non sono un caso isolato. Un sondaggio del World Economic Forum dell’inizio 2025 ha rivelato che il 41% delle aziende mondiali prevede di licenziare dipendenti entro il 2030 per sostituirli con l’AI. Non sono più ipotesi futuristiche, sono piani concreti di business.
Huang cerca di stemperare la sua previsione apocalittica con un pizzico di ottimismo: Molti posti di lavoro saranno creati.
Ma quali? E per chi? È probabile che crescano i ruoli specializzati mentre quelli routinari vengano automatizzati. Il problema è che la transizione non sarà indolore. Milioni di persone dovranno reinventarsi professionalmente, spesso senza avere le competenze o le risorse per farlo.
Insomma, siamo arrivati a un out out: chi non si adatta all’AI oggi, sarà sostituito da essa domani. Non è una minaccia, è una un dato di fatto.
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