Cosa sono i gruppi di riduzione del rischio e perché possono aiutare a salvare vite

In un contesto in cui l’uso di sostanze – legali e illegali – è sempre più diffuso, soprattutto tra i giovani, esiste un approccio poco conosciuto ma di fondamentale importanza al fenomeno: si tratta dei gruppi di riduzione del rischio, che si pongono come presidio fondamentale per la tutela della salute e la promozione del benessere. Attraverso un approccio pragmatico, non giudicante e basato sulla consapevolezza, questi gruppi operano nei luoghi del divertimento per offrire informazioni, strumenti pratici e spazi di ascolto.
Cosa sono i gruppi di riduzione del rischioI gruppi di riduzione del rischio sono organizzazioni, gruppi o comunità che si impegnano a ridurre i danni associati all’uso e abuso di sostanze stupefacenti - sia legali che illegali -, minimizzando il loro effetto negativo sulla salute e sul benessere e promuovendo la consapevolezza e l’informazione. “L’obiettivo principale è quello di tutelare la salute e la sicurezza delle persone che fanno uso di sostanze (legali e illegali), in modo non giudicante”, spiega Luca Davide, operatore di Party con Noi, progetto finanziato da Regione Lombardia volto a promuovere percorsi di limitazione dei rischi nei luoghi di aggregazione e divertimento giovanile. Il punto di partenza è “il consumo qui e ora” e l’obiettivo è quello di sviluppare consapevolezza e fornire strumenti pratici che possano ridurre i danni legati al consumo: “L’intervento mira a ridurre i potenziali danni fisici, psicologici e sociali legati al consumo”.
Il nodo (e le critiche) del consumo consapevole e sicuroA differenza di altre strategie di intervento, la riduzione del danno non si focalizza sull’astinenza e sull’eliminazione dell’uso, quanto piuttosto sul consumo consapevole e sicuro, preservando l’autonomia e l’empowerment della persona. Davide racconta: “Partiamo da dove la persona si trova, cercando di costruire una relazione di fiducia e aiutando a focalizzare i propri bisogni e obiettivi”. Non mancano le critiche a questo modello, accusato di promuovere il consumo di sostanze, ma bisogna ricordare che la riduzione del danno è considerata, insieme a prevenzione, trattamento e regolazione, un pilastro delle politiche sulle droghe dell’Unione Europea. Quello che questi gruppi offrono sono informazioni corrette, strumenti di auto-protezione e spazi di ascolto.
La sostanza più diffusa? L’alcolLa sostanza con cui si ha più a che fare? Non droghe pesanti, ma l’alcol: “È la sostanza alternante più diffusa e che produce i maggiori danni in Italia”, ci racconta l’operatore. Secondo i dati dell’Iss, il consumo di alcol riguarda circa 36 milioni di italiani. Circa 8 milioni di persone sono consumatori a rischio e ci sono oltre 4 milioni di binge drinker (coloro che bevono per ubriacarsi) e circa 780 mila consumatori dannosi con necessità di trattamento clinico. “Nei nostri interventi, attraverso strumenti come l’alcol test, ragioniamo sui rischi dei binomi alcol-guida e alcol-rapporti sessuali, anche attraverso giochi e attività divertenti”.
Party con NoiParty con Noi porta avanti le proprie attività soprattutto nei contesti del divertimento notturno, come festival, rave, club e discoteche. “Allestiamo infopoint in cui offriamo materiali informativi, dispositivi per il consumo più sicuro (etilometro, preservativi, tappi per orecchie, acqua, kit sniffo ecc.) e uno spazio di ascolto per chiunque voglia confrontarsi su temi legati alle sostanze, alla salute o al benessere”, riferisce Davide. “Per chi ne senta il bisogno, svolgiamo anche incontri individuali con giovani che vogliono ragionare, insieme a operatori qualificati, sui propri consumi; inoltre, ci capita di fare formazione ad altri gruppi”, aggiunge l’operatore. Oltre al tema delle sostanze, il progetto si occupa anche di malattie sessualmente trasmissibili, organizzando momenti di incontro principalmente nelle scuole.
Il lavoro dei gruppi di riduzione del danno si affianca a quello dei servizi sanitari che si occupano del consumo di sostanze: “Il lavoro in rete è fondamentale. - chiarisce Davide - Nessun progetto di riduzione del danno può esistere da solo: serve un dialogo costante con i servizi di emergenza, i SERD, i pronto soccorso, le unità di strada e gli enti tutti, almeno nei contesti in cui è possibile costruire un terreno comune”. Inoltre, Party con noi è in comunicazione con i festival e locali della zona, che grazie al presidio del gruppo portano all’interno dei propri contesti una cultura del consumo consapevole e di spazi sicuri. Party con Noi è un progetto finanziato da Regione Lombardia nell'ambito del PR + 2021-2027 e volto a promuovere percorsi di limitazione dei rischi nei luoghi di aggregazione e divertimento giovanile. Il progetto vede il comune di San Fermo della Battaglia come capofila di una rete di partenariato composta da ASST Lariana, Cooperativa Sociale Lotta Contro l'Emarginazione ONLUS, CSV Insubria, Associazione Comunità Il Gabbiano, Azienda Sociale Comuni Insieme.
Luce