Auto anfibie: nascono prima dell'auto e conquistano al cinema. Le più famose

Nel campo dei trasporti non c'è un limite all'innovazione e non c’era soprattutto nella prima parte del secolo scorso, quando era normale vedere nel cielo un enorme dirigibile pieno di elio (o idrogeno, prima del 1937 quando lo Zeppelin Hindenburg s'incendio a New York) e carico di passeggeri o prototipi di aliscafo che sfrecciavano sui laghi. Perché, allora, non progettare un’auto che fosse in grado di attraversare corsi d’acqua? Il concetto di auto anfibia, in realtà, era nato molto prima. Nel 1770 il principe di Sansevero, Raimondo di Sangro, che abbellì la cappella di famiglia con il Cristo velato, aveva realizzato una “carrozza marittima” in grado di galleggiare proprio come una barca nel golfo di Napoli; nel 1775 Oliver Evans aveva pensato a un modello di veicolo anfibio a vapore. Dopo anni di sperimentazione in cui sono stati realizzati veicoli come l'Autoblinda Anfibio di Itala (prodotta a Torino nel 1929), durante la seconda guerra mondiale, i veicoli anfibi motorizzati sono diventati strumenti essenziali per gli eserciti, perché permettevano di raggiungere luoghi remoti o isolati, in un periodo in cui non era difficile trovare un ponte distrutto. Sono nati, così, veicoli come il Volkswagen Schwimmwagen, 4x4 tedesco con motore a benzina e una piccola elica ripiegabile, o il Dukw a sei ruote americano. Dopo la guerra l'idea dell'auto guidabile sull'acqua ha continuato a stuzzicare la fantasia di ingegneri e designer. Nell’agosto del 1967, un celebre articolo del Corriere dei piccoli citava le auto anfibie tra i mezzi che avrebbero popolato strade, mari e cieli negli anni Duemila. Ma, un po’ per le difficoltà di progettazione e un po’ per la scarsa necessità di auto in grado di attraversare mari e fiumi in un mondo in cui è più semplice salire su un traghetto o trovare un ponte carrabile, le auto anfibie sono rimaste sogni lontani o, per inventori coraggiosi, prototipi con cui battere record ed esplorare nuovi orizzonti. Ecco alcune delle auto anfibie più celebri e particolari mai costruite.
La Gazzetta dello Sport