Tour de France: Merlier brucia Milan nel festival delle cadute. Philipsen ko, clavicola fratturata

Daniela CottoDal caos esce Tim Merlier. Il belga, 32 anni della Soudal Quick-Step, beffa Jonathan Milan, battuto in volata per un soffio nella terza tappa del Tour de France. 178 km da Valenciennes a Dunkerque. Peccato per l’azzurro che si consola con la maglia verde della classifica a punti. Ci è voluto il fotofinish per confermare il successo del campione europeo. Terzo, il tedesco Phil Bauhaus (Bahrain Victorious).Altra tappa difficile in questo Tour, pieno di trappole e di insidie. Spettacolo emozionante ma anche un po’ drammatico per le cadute che non mancate neppure ieri. Questa volta - dopo l’uscita nella prima tappa di Filippo Ganna costretto al ritiro per una commozione cerebrale - a lasciarci le penne è stato Jasper Philipsen (Alpecin-Deceuninck), la Maglia Gialla del primo giorno, vincitore a Lilla. Il velocista si è fratturato la clavicola destra: verrà trasferito all'ospedale di Herentals dove verrà sottoposto presto ad un intervento chirurgico.. Nel finale, poi, sono finiti a terra anche Jordi Meeus (Red Bull-Bora hansgrohe) e Davide Ballerini (XDS Astana) in due cadute distinte.La classifica non cambia. In testa, con la Maglia Gialla, c’è sempre Mathieu Van der Poel, il compagno di squadra e di avventura dello sfortunato Philipsen. Ed è stato proprio Van der Poel a lanciare l’allarme sicurezza giorni fa. "Allungare il gruppo a 23 squadre è un errore", ha spiegato la stella olandese. Ma la sua osservazione - che giorni dopo si rivela pertinente non ha trovato l’appoggio della direzine di gara. Ieri però, in gruppo c’è stato malumore. E ad esprimerlo è stato Biniam Girmay, velocista eritreo dell'Intermarché-Wanty, sesto nella terza tappa e sconvolto dalle cadute: "Abbiamo attraversato l'inferno. Sono felice di aver terminato la tappa sulla mia bicicletta. Ogni volta che sentivo incidenti intorno a me, il mio cuore saliva a 300 battiti. Mi dispiace davvero per i ragazzi, soprattutto Philipsen. Non è stato un bello spettacolo. A un certo punto, stavo quasi per smettere di pedalare, perché faceva troppo caldo”.Nella generale alle spalle dell’alfiere della Alpecin-Deceuninck situazione immutata con Tadej Pogacar (UAE Team Emirates XRG) al secondo posto, a quattro secondi, e Jonas Vingegaard (Visma-Lease a Bike), terzo a sei secondi.
Martedì è in programma la quarta frazione, 174 km da Amiens Metropole a Rouen, che presenta una serie di brevi salite nei 50 km finali e si presta a corridori adatti alle 'classiche'. Van der Poel, ha ancora fame e cercherà ancora gloria.
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