Il Lecce e Giampaolo, destini incrociati

LECCE - In attesa di smaltire del tutto la sbornia da… salvezza, tra i tifosi del Lecce tiene banco la domanda sul futuro di Marco Giampaolo. Sarà ancora lui a guidare la formazione salentina nel campionato di serie A 2025/2026 oppure sarà ingaggiato un nuovo allenatore? L’unico dato di fatto certo è che, al momento di prendere il posto di Luca Gotti, il trainer di Giulianova ha firmato un contratto sino al 30 giugno 2025, con rinnovo automatico per una stagione in caso di raggiungimento del traguardo-salvezza. L’obiettivo è stato centrato e pertanto è scattata l’opzione sino al 30 giugno 2026.
Al termine del vittorioso match con la Lazio che ha sancito la permanenza in massima serie, a precisa domanda sul suo futuro, Giampaolo ha sottolineato che chi lo conosce sa che il contratto per lui è l’ultimo dei problemi e che, dopo qualche giorno trascorso a Lecce e nel Salento per godersi la città ed il territorio, che gli piacciono molto, avrebbe staccato per qualche giorno la spinta dopo un torneo lungo e stressante, vissuto sempre sul filo del rasoio.
D’altro canto, da sempre, in casa del club di via colonnello Costadura, a fine annata, a prescindere dal fatto che il tecnico sia ancora legato oppure no da un contratto, si effettua un summit per valutare se proseguire o meno il percorso insieme.
Nel Lecce è stato così anche nel giugno scorso con Gotti, con le parti che hanno poi deciso di andare avanti. Al mister veneto fu fatto sottoscrivere un biennale, formula che in precedenza era stata sempre esclusa dal responsabile dell’area tecnica Pantaleo Corvino.
Nei prossimi giorni avverrà l’incontro dei responsabili del club con Giampaolo. Prima la società giallorossa dovrà fare, al proprio interno, le opportune valutazioni sull’operato dell’allenatore abruzzese. Quando è stato ingaggiato gli è stata affidata la missione di portare la formazione salentina alla salvezza ed in questo senso ha fatto centro senza ombra di dubbio, come testimoniato dalla classifica.
Con Giampaolo in panchina, il Lecce ha avuto un rendimento estremamente favorevole dal 12esimo al 24esimo turno nei quali, grazie anche ad un calendario sulla carta più abbordabile, ha inanellato 4 successi e 3 pareggi a fronte di 5 sconfitte, con un bottino di 15 punti ed una media di 1,25 a partita. Di gran lunga superiore a quella fatta registrare da Gotti nelle prime 12 gare (2 affermazioni, 3 nulla di fatto e 7 batoste, con 9 lunghezze intascate ed una media di 0,75).
Per la gestione-Giampaolo, la musica è totalmente mutata a cavallo tra il 25esimo ed il 36esimo turno in quanto, dei 12 match giocati, Federico Baschirotto e compagni ne hanno pareggiati 4 e persi 8, restando a digiuno di vittorie, con una media di 0,33 punti ad incontro. La svolta, in chiave-permanenza, si è avuta quando la situazione sembrava oramai quasi disperata, nelle ultime due uscite, nelle quali i giallorossi hanno messo in cassaforte 6 lunghezze su 6.
Nella prima fase con Giampaolo in panchina, il Lecce ha sfoderato delle prestazioni interessanti sul piano del gioco, che è stato più aderente alle caratteristiche della rosa.
Nella seconda parte, invece, il trainer ha insistito forse troppo sulla teoria del «fare un passaggio in più», che non sembrava essere del tutto nelle corde del gruppo, con i calciatori che hanno dato l’impressione di diventare pian piano sempre più timorosi, fermo restando che ci hanno messo sempre l’anima nel tentare di gettare il cuore oltre l’ostacolo, senza però riuscirci.
Contro Torino e Lazio l’esasperato tentativo di impostare dal basso è stato abbandonato. Inoltre, è venuto fuori, complice l’eurogol firmato da Ylber Ramadani contro i granata, il sacro furore dettato anche dalla consapevolezza che la salvezza sarebbe potuta arrivare solo grazie ad una vera impresa. Poi realizzata.
Questo percorso compiuto con Giampaolo sulla tolda di comando andrà analizzato e valutato dall’area tecnica per stabilire se proseguire l’avventura con lui.
D’altro canto, non è da escludere che, dovendo iniziare la nuova annata sin dalla preparazione, l’allenatore abbia delle richieste da avanzare al Lecce nell’ottica della campagna acquisti-cessioni. Soprattutto in virtù del fatto che non ha mai nascosto di prediligere un certo tipo di gioco, per il quale, in taluni ruoli in particolare, servirebbero determinate caratteristiche sul piano tecnico.
In questo contesto ed in attesa che il nodo venga sciolto ufficialmente, iniziano addirittura a circolare, come sempre accade in questi casi, i primi nomi dei possibili sostituti e c’è una voce che indica Gabriele Cioffi tra i papabili. Ma l’ex Udinese ha dimostrato di prediligere la difesa a tre, mentre in seno al Lecce, da diverse stagioni, la retroguardia a quattro è una sorta di dogma.
Ad oggi, Giampaolo è, stante il rinnovo automatico del contratto, il trainer del Lecce per il campionato 2025/2026, anche se le congetture e le voci sono destinate ad aumentare con il trascorrere del tempo. Per avere certezze sul futuro della panchina della compagine giallorossa occorrerà pazientare ancora un po’.
La Gazzetta del Mezzogiorno