Torna Oreglio l’artigiano dello spettacolo


Debutto ufficiale 1985. E da allora non è più sceso dal palco. Nonostante l’idea iniziale fosse parecchio diversa. "Dico...
Debutto ufficiale 1985. E da allora non è più sceso dal palco. Nonostante l’idea iniziale fosse parecchio diversa. "Dico sempre che dovevo fare il biologo ma ho scelto il monologo: dimezzare gli sforzi per decuplicare i guadagni…". Battuta sottile, potrebbe arrivare con un po’ di ritardo. Ma d’altronde Flavio Oreglio è così, la sua comicità parla alla testa. Con tutte le difficoltà del caso.
Chissà cosa sarebbe successo se avesse davvero proseguito il tortuoso percorso della scienza, dopo la Laurea in Biologia qui a Milano. Di certo ci saremmo persi oltre trent’anni di cabaret, teatro, libri, musica. Quei "momenti catartici" che per alcune stagioni lo hanno trasformato in un vero fenomeno della tv.
Ora la situazione è un filo più tranquilla. E Oreglio è sempre più una specie di artigiano dello spettacolo, ogni giorno in giro per teatri, in stretto dialogo con il pubblico. Da tempo ha trovato casa al Cooperativa di Niguarda. Una questione di affinità (e di sensibilità) elettiva. Ed proprio è in via Hermada che martedì debutta con "Varie ed eventuali". Sottotitolo: Pensieri sparsi e note e piè sospinto. Repliche poi fino a domenica.
Diego Vincenti
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Il Giorno




