Mostre, a Capri visioni al femminile e Sacred Blue

di Marco Milano
Visioni al Femminile con il Duo Mel Bonis ha aperto la mostra “Sacred Blue” di The Prism al Centro Caprense Ignazio Cerio a Capri. Il concerto “Visioni al femminile”, del Duo Mel Bonis, formato dalle pianiste Vera Lizzio e Chiara Nocchiero, con un programma di brani composti da sole donne. L’evento ha visto l’esecuzione di opere di Cecile Chaminade, Amy Beach, Marie Jaell, Mel Bonis, Fanny Mendelssohn, compositrici vissute tra Ottocento e Novecento, celebrando il talento di autrici straordinarie che hanno saputo distinguersi in un’epoca in cui la musica era dominata dagli uomini. Un omaggio alle donne della musica, eseguito da due pianiste che non a caso hanno scelto di dedicare il loro nome d’arte a Mel Bonis, pseudonimo di Mélanie-Hélène Bonis, la prima donna membro della Société des compositeurs de musique nella Francia di inizi Novecento. Un concerto di pianoforte a quattro mani, realizzato in collaborazione con la Fondazione Franco Michele Napolitano, e con il patrocinio di entrambi i comuni dell’isola. A seguire c’è stato il vernissage della mostra “Sacred Blue”, personale dell’artista The Prism, a cura di Marco Senaldi. Un’esperienza immersiva, dove ogni opera diventa un canale di energia spirituale. Le opere di The Prism “sono fortemente influenzate dalla tradizione sciamanica, dove l’arte non solo si osserva, ma trasforma l’interiorità dello spettatore. L’uso del blu, in particolare – si legge nella presentazione – richiama l’energia cosmica dell’isola di Capri, che The Prism esplora conducendo lo spettatore alla scoperta di una connessione universale e alla piena consapevolezza del sé”. Il titolo della mostra (visitabile fino al 4 settembre) rende omaggio anche alla storia ancestrale dell’isola, simbolicamente legata alle “caverne cosmiche”, come la Grotta delle Felci, famosa per i suoi reperti preistorici scoperti proprio da Ignazio Cerio, fondatore del Museo. Il blu, colore che, secondo il teosofo Rudolf Steiner, agisce come un potente stimolo psicologico, The Prism invita il pubblico, dunque, ad esplorare connessioni universali e profondi cambiamenti di consapevolezza. Oltre all’opera Fire Elements Sacred Blue, che ha ispirato il titolo della mostra, la rassegna si contraddistingue per una serie di opere dalla forte caratura spirituale, da Cosmos Cave of Creation a Soul Connector in lightbox fino ai tre Dibond Thought Forms, Life Journey e I Am. Il titolo della mostra rende omaggio anche alla storia ancestrale dell’isola, simbolicamente legata alle “caverne cosmiche”, come la Grotta delle Felci, famosa per i suoi reperti preistorici scoperti da Ignazio Cerio, il fondatore del Museo. Inoltre, il blu dell’isola è celebrato come la sua essenza energetica, in grado di evocare un’esperienza di trasformazione spirituale profonda. La mostra di The Prism al Museo Cerio, punto di riferimento per la cultura locale, nazionale e internazionale, si inserisce nel vivace panorama culturale che caratterizza l’isola di Capri, contribuendo ad arricchirne ulteriormente l’offerta artistica e si sviluppa in parallelo a un’importante esposizione articolata in due percorsi distinti, Project Oneness e Trust, Gratitude and Love Journey, attualmente in corso presso la Bassam Freiha Art Foundation di Abu Dhabi e prorogata fino al 14 settembre 2025 per il successo riscontrato. Sacred Blue è una mostra, nata da un’idea di Januaria Piromallo di Montebello, realizzata con il patrocinio dei comuni di Capri e Anacapri e il supporto del Presidente del Museo – Centro Caprense Ignazio Cerio, Filippo Barattolo, la responsabile del Museo Caterina Porcaro, e AnnaChiara Della Corte per il coordinamento.
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