Cucinapoli Summer Dream, tra alta sartoria e gastronomia gourmet un matrimonio a fin di bene

Cucinapoli Summer Dream: Gianluca Isaia, Presidente della Fondazione Isaia-Pepillo, e Iolanda Mansi, General Manager del Caruso, a Belmond Hotel Amalfi Coast, riflettono sul perché di un successo. Di Emilia Filocamo
di Emilia Filocamo
Quando un evento incide profondamente le coscienze e le emozioni, non è probabilmente facile distaccarsene totalmente. Si ritorna su quanto vissuto, non solo perché si continua a parlarne, ma soprattutto perché ci si rende conto che qualcosa di importante è stato fatto e che tutte le energie convogliate e spese in fase di preparazione e di organizzazione hanno dato frutto. Un frutto il cui sapore è ancora vivo a distanza di diversi giorni da Cucinapoli Summer Dream, l’evento di beneficenza ideato ed organizzato dalla Fondazione Enrico Isaia e Maria Pepillo che lo scorso 20 luglio ha avuto come location prestigiosa i Giardini Wagner del Caruso, a Belmond Hotel Amalfi Coast. Una cena stellata volta a raccogliere fondi per i progetti della Fondazione Isaia, progetti destinati all’inclusione sociale e professionale e alla dura battaglia contro l’emarginazione, che ha coinvolto il meglio dell’enogastronomica campana. Una parata di 4 chef, dagli stellati Domenico Candela, Gennaro Esposito, Oliver Glowig ad Armando Aristarco, Executive chef del Caruso, che hanno declinato la volontà di fare del bene nei piatti proposti, mantecandoli con una buona dose di generosità, oltre che con l’estro e il guizzo creativo che li hanno resi noti. A completare il tutto, i sapori inconfondibili del maestro pizzaiolo Pasquale Vitiello dell’Antica Pizzeria Nennella, degli chef pasticceri Giuseppe Pepe, Sal De Riso ed Andrea Pansa ed una rappresentanza di tutto rispetto dell’enologia campana con le cantine Marisa Cuomo, San Salvatore, Tenuta San Francesco, Monte di Grazia e Villa Matilde. L’evento, condotto dalla giornalista Lucia Serino, è stato aperto dai doverosi saluti istituzionali e dai ringraziamenti di Gianluca isaia, presidente della Fondazione, e Iolanda Mansi, general manager del Caruso, mentre i temi della serata sono stati introdotti da Tommaso D’Alterio, direttore generale della Fondazione, e da Massimiliano Isaia, anima della parte enogastronomica del progetto Cucinapoli con il supporto di una instancabile Giovanna Virgilio con la sua Food Atelier. Diverse le testimonianze di grande valore, come quella toccante di Donatella Rotundo, direttore del Penitenziario di Santa Maria Capua Vetere, presso il quale è attivo il laboratorio di camiceria realizzato in collaborazione con il gruppo Isaia per la produzione di oltre 30.000 capi all’anno destinati alle divise della Polizia Penitenziaria; presso questi laboratori sono state inoltre cucite le giacche degli chef appositamente create per la serata oltre ai cadeaux in pelle per tutti gli ospiti realizzati con materiali di scarto della produzione Isaia come esempio di possibili sviluppi futuri nell’ambito dell’economia circolare con una forte impronta sociale.
Grande consenso anche da parte del primo cittadino di Ravello, Paolo Vuilleumier, che ha lodato l’iniziativa e ricordato il valore inestimabile di progetti e sinergie volte al prossimo, e dei rappresentanti del mondo dell’impresa, dell’Università, del giornalismo e delle professioni intervenuti per sostenere la Fondazione e i progetti relativi. Non è mancato un pizzico di mondanità con l’arrivo del campione Alessandro Del Piero che insieme alla famiglia ha trascorso l’intera serata in compagnia di Gianluca Isaia e dei suoi ospiti nella magica atmosfera del Caruso come sempre guidato magistralmente da Iolanda Mansi e dal suo team.
Sono proprio Gianluca Isaia e Iolanda Mansi a tirare le somme della serata. “Il significato e il valore di questa serata stanno innanzitutto nell’idea di fondo alla base dell’intero progetto Cucinapoli partito l’anno scorso cioè l’alleanza tra la sartoria napoletana e l’alta enogastronomia campana per un fine sociale legato alla crescita professionale ed umana di giovani provenienti da situazioni di disagio socio-economico – spiega Gianluca Isaia -. Inoltre si conferma la validità del format che non si basa solo sull’idea di trascorrere una bella serata sostenendo un progetto meritevole ma prevede dimostrazioni concrete dell’impatto dei nostri progetti già attivi nell’ambito di una rete più ampia di alleanze con tutti i soggetti pubblici e privati che hanno a cuore il nostro territorio”.
“L’accoglienza è la nostra missione, non soltanto il nostro lavoro – aggiunge Iolanda Mansi, General Manager del Caruso. “E la parola accoglienza ha diverse accezioni: accogliere è farsi carico delle necessità altrui, andare incontro all’altro, non solo con un benvenuto ma anche intuendone i bisogni. Cucinapoli ci ha dato questa opportunità: ci ha permesso di dare alla parola accoglienza un significato più pregnante, denso, profondo che si traduce in amore verso gli altri, in aiuto. Siamo una realtà di lusso e questa condizione fortunata deve spingerci a guardare verso gli altri, verso chi non gode della stessa sorte. Solo così potremo dare alla nostra missione un valore concreto”.
Conclusa l’esperienza estiva della grande kermesse, si guarda all’autunno e all’appuntamento partenopeo di Cucinapoli. Perché il bene non ha stagioni e non conosce sosta: il bene è una freccia che va dritta al bersaglio.
IL MENU’
APERITIVO DI BENVENUTO
San Salvatore 1988 – Gioi blanc de noir Armando Aristarco – Ristorante Belvedere
L’aperitivo di Armando Aristarco
Pasquale Vitiello – Pizzeria Nennella
Il cuoppo di Nennella: misto fritto di crocchè, arancino, frittatina e scagliuozzi
CENA
Domenico Candela – George Restaurant, Grand Hotel Parker’s
1980, cocktail di gambero moderno
Monte di Grazia, Spurtiglione 2022
Gennaro Esposito – La Torre del Saracino
Risotto peperoni gialli, polvere di capperi e trippette di baccalà
Marisa Cuomo, Fiorduva 2023
Oliver Glowig – Ristorante Tre Olivi
Pescato della notte cotto alla brace, lattuga, fagiolini e cipollotti, salsa allo yogurt di bufala e plancton marino
Tenuta San Francesco, ED
DOLCEZZE DEL TERRITORIO
Villa Matilde Avallone, Eleusi
Andrea Pansa – Pasticceria Pansa
Santa Rosa, Pasta di mandorle, Tegole al cioccolato fondente
Scorzette di limone, Scorzette di arancio al ciocclolato
Giuseppe Pepe – Pasticceria Pepe
Tris mignon: Rocher, Pistacchio e Tiramisù al limone
Daniela Cioffi – Pasticceria Sal De Riso Costa d’Amalfi
Delizia al limone Costa d’Amalfi I.G.P., Torta ricotta e pere
L’ENTE ORGANIZZATORE E LA LOCATION
La Fondazione Enrico Isaia e Maria Pepillo Onlus nasce per volere del Socio Fondatore (la Isaia & Isaia Spa) il 23 Gennaio 2018 e ha come mission la difesa e valorizzazione dei “saperi” presenti sul territorio campano, in stretta collaborazione con tutti i soggetti pubblici e privati che hanno a cuore i medesimi valori. Le iniziative specifiche della Fondazione si articolano lungo quattro direttrici: inclusione sociale attraverso la sartoria napoletana, ricerca storica e innovazione, valorizzazione del patrimonio culturale campano, promozione del territorio. Tra i principali progetti oltre a quelli menzionati in questo Comunicato si ricordano le attività contro la dispersione scolastica e la povertà educativa, la ricerca storica sull’evoluzione della sartoria napoletana dal
Medio Evo al Novecento e la partecipazione in qualità di Socio all’ITS MIA Moda Campania
İl Denaro