Cinema storici nel Barese da tutelare: l’investitura del Ministero

Sale cinematografiche come luoghi d’interesse storico nelle città, una significativa componente dell’offerta culturale da valorizzare e salvaguardare. Questo l’obiettivo della Direttiva ministeriale emanata dal ministro dei Beni e delle Attività culturali che dopo aver avviato il censimento delle sale cinematografiche storiche italiane, ha pubblicato il terzo aggiornamento dei cinema di «rilevante interesse culturale e sociale».
Sono 14 le sale storiche, alcune attive altre momentaneamente chiuse, nel Barese che si fregiano del prestigioso riconoscimento: nel capoluogo l’Anche Cinema, l’Abc, il Palazzo, l’Esedra, lo Splendor e il Galleria; il Norba a Conversano, il Vignola a Polignano a Mare. E ancora, il Teatro dei Trulli di Alberobello, il Coviello di Bitonto, la sala Alfieri a Corato, il Sidion a Gravina di Puglia, il Pixel Multicinema di Santeramo in Colle e il Vittoria a Cassano delle Murge.
«Sono dichiarate di interesse storico – precisa il ministero nella nota – le sale, esistenti almeno dal 1° gennaio 1980, di interesse artistico e architettonico ai sensi dei beni culturali, con requisiti documentati come le licenze originarie, le concessioni comunali o, in caso non si disponga di documentazione amministrativa simile, possono essere presentate documentazioni storiche come ricerche, libri, articoli di stampa, programmazione in cui sia possibile verificare gli elementi di storicità dell’esercizio».
«Rientrare nell’elenco delle sale storiche – spiega Ignazio Vignola, gestore del Teatro Norba di Conversano, sala inaugurata nel 1965 - non comporta di per sé il godimento di un beneficio diretto, ma in alcune linee di sostegno, dovrebbe costituire un criterio di priorità. Non è un momento facile per le sale. I dati sulle chiusure (nel Barese, negli ultimi 10 anni, il saldo tra nuove aperture e chiusure segna il meno 40, dati Cinetel) dimostrano che va fatto qualcosa da parte degli enti pubblici, per tutelare questi contenitori culturali presenti sul territorio e tanti posti di lavoro».
Tra le sale cinematografiche storiche che si fregiano del prestigioso riconoscimento e contenute nell’ultimo aggiornamento ministeriale, c’è l’Anche Cinema di Bari, lo spazio culturale nato nell’edificio, datato 1935, che ospitava il Teatro dei ferrovieri, poi diventato Royal. Nella lista c’è il Galleria, oggi moderno multisala, che proiettò invece i primi film nel 1948, negli ambienti di Palazzo Giordano (1883) in via Crisanzio di fronte all’Ateneo. Sono datati 1953 e 1957 il Palazzo e lo Splendor. Più recenti l’Esedra e l’Abc, quest’ultima inaugurata nel 1976 come sala d’essai e Centro di cultura cinematografica che contiene una preziosa cineteca.
Il Vignola (già Cinema Italia) di Polignano resiste dal 1948 ed è stato il primo cinema all’aperto (arena del Barese) rimasto inattivo a cavallo tra gli anni ‘70 e ‘80, ed ora rilanciato sull’onda del boom turistico che sta interessando Polignano a Mare. Nell’elenco ministeriale anche il Cine-teatro dei Trulli ad Alberobello delle Suore Oblate di Nazareth, uno tra i tanti contenitori culturali realizzati dagli ordini religiosi, molti dei quali hanno cessato le attività e cambiato destinazione d’uso.
La Gazzetta del Mezzogiorno