'Traffic', film scritto da Mungiu in corsa all'Oscar per Romania

((di Francesco Gallo) Tratto da una storia vera — un furto di opere d'arte in un museo olandese nel 2012 — 'Traffic', scritto e prodotto da Cristian Mungiu e diretto da Teodora Ana Mihai, racconta una storia di emigrazione Est-Ovest d'Europa che dimostra una verità nota, ma spesso dimenticata soprattutto oggi: la fuga dalla povertà non ha mai un'unica collocazione geografica. Vale a dire che, da sempre, anche nel continente europeo c'è chi emigra — o è emigrato — dalle zone più povere a quelle più ricche per migliorare la propria condizione di vita attraversando le stesse difficoltà e con le medesime ingenuità. In concorso il 6 novembre al Festival Tertio Millennio e candidato agli Oscar per la Romania, Traffic narra la vicenda di due giovani romeni, Natalia (Anamaria Vartolomei) e Ginel (Ionut Niculae), che lasciano un povero villaggio vicino al Danubio per lavorare in Belgio, nella zona fiamminga. Si trovano però immersi nelle solite dinamiche di sfruttamento del lavoro, precarietà e marginalità sociale. Non manca per loro una deriva di piccola criminalità fino a un furto di quadri d'autore, ispirato a un fatto di cronaca reale avvenuto nel 2012 al Museo Kunsthal di Rotterdam, nei Paesi Bassi, quando alcuni romeni rubarono opere di Picasso, Monet e Gauguin, quadri di cui non conoscevano il reale valore economico e, tantomeno, quello artistico, come si vede nel finale del film. "Di fondo questa è una storia drammatica, ma quando i temi seri vengono affrontati con un po' di leggerezza il pubblico tende a essere più coinvolto - sottolinea la regista belga-romena nata a Bucarest -. Cristian Mungiu (4 mesi, 2 settimane, 2 giorni) e io eravamo entrambi d'accordo sul fatto che l'umorismo aiuti a trasmettere un tema drammatico in modo più efficace; inoltre, usare l'umorismo può rendere il film meno di nicchia e raggiungere un pubblico più ampio". E ancora Teodora Ana Mihai:"Sono cresciuta con un piede a Est e uno a Ovest: conosco a fondo entrambe le culture, e Cristian ha ritenuto che fossi la persona giusta per dirigere questa storia. Lui ha iniziato a scrivere la sceneggiatura sin da quando si sono verificati i fatti reali. Siamo stati attenti a non essere moralisti: sia l'Oriente che l'Occidente ricevono la loro giusta dose di critiche. Non volevo rendere romantica una parte e demonizzare l'altra, anche perché entrambe mi rappresentano. Credo che sia proprio l'umorismo assurdo del film a trasmettere messaggi importanti: sta allo spettatore interagire con essi o meno. L'obiettivo era mostrare uno specchio della società, senza prendere posizione ma anche senza sottrarsi alle proprie responsabilità. La storia nasce da un aneddoto, ma il film chiede agli spettatori di capire perché questi personaggi siano arrivati a quel punto: non dobbiamo applaudirli, ma nemmeno emettere un giudizio morale. Al pubblico chiediamo di guardare più in profondità". Frase cult del film: "Quanto vale un Monet? E quanto vali tu?", si chiede la protagonista con un'evidente incapacità nel rispondere. 'Traffic', che ha vinto il Grand Prix al Warsaw Film Festival e il Premio del pubblico a Shanghai, è solo uno degli otto lungometraggi - sei in anteprima italiana e una anche internazionale - in concorso alla XXIX edizione del Tertio Millennio Film Fest, che si terrà dal 5 al 9 novembre al Cinema Teatro Don Bosco di Roma.
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