Vedi alla voce: made in Italy. Abbecedario per artigiani, ma non solo


Marco Granelli (Ansa)
il progetto
Un'iniziativa culturale ripensa l’identità produttiva italiana attraverso un originale abbecedario che racconta il saper fare artigiano tra tradizione e innovazione. Il progetto, promosso da Confartigianato, intende restituire profondità e valore concreto a un’espressione spesso abusata
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Che cos’è il made in Italy? Un marchio di fabbrica, uno stile, un’attribuzione di identità nazionale, un patrimonio di cultura produttiva apprezzato, invidiato (e, proprio per questo, copiato) nel mondo. Certo, è tutto questo, ma, al di là dell’uso (e abuso) comune, siamo sicuri di sapere esattamente di cosa stiamo parlando, siamo certi di conoscere esattamente di cosa è fatto il made in Italy, chi e come l’ha creato e continua a garantirne il valore autentico?
Serviva un’operazione non banale per recuperare e riempire di senso, significato e concretezza il made in Italy. Partendo dalle basi, cioè da un vocabolario, anzi un “Abbecedario del made in Italy”, un’iniziativa editoriale presentata il 15 aprile, in occasione della Giornata del made in Italy, che muove dalle 21 lettere dell’alfabeto per raccontare la storia e le storie, l’identità e i valori dell’artigianato e il suo approdo nell’era digitale, della sostenibilità, dell’innovazione. Promotori dell’Abbecedario sono Confartigianato Imprese e la sua Fondazione Germozzi che hanno realizzato e dato alle stampe un progetto culturale ideato da Confartigianato Imprese Veneto e i cui contenuti sono stati affidati a Strategy Innovation, già spin off dell’Università Ca’ Foscari di Venezia. Ogni vocabolo, da Avanguardia a Zelo, passando per Fatica, Genius loci, Sinestesia, diventa, nell’Abbecedario, una lente per esplorare il “fare artigiano” anche attraverso racconti di esperienze personali di tenacia, di tentativi, sconfitte e successi. Si scopre così un mondo in cui tradizione e innovazione si intrecciano continuamente, dando vita ai prodotti e ai servizi che, appunto, caratterizzano il Made in Italy e che, mai come in questo momento di grandi transizioni, hanno bisogno di essere “coniugati al futuro”.
“Questo Abbecedario – spiega Marco Granelli, presidente di Confartigianato – dovrebbe essere sempre a portata di mano, come un utile vademecum. Perché racconta con un’efficacia e una concretezza senza precedenti non soltanto chi siamo noi artigiani, ma soprattutto chi siamo noi italiani che, nei secoli, abbiamo costruito la cultura produttiva del paese. Quest’opera ci descrive con l’alfabeto delle virtù di donne e uomini che hanno reso e rendono l’Italia grande nel mondo. E’ una sorta di carta d’identità dell’imprenditore artigiano del XXI secolo utile a riconoscerci nelle nostre radici, nell’attività quotidiana e nei valori contemporanei che dobbiamo saper trasmettere ai giovani. E’ un’opera da leggere per riscoprire la fierezza di fare impresa e di possedere un inimitabile patrimonio di competenza, passione, coraggio. A questo Abbecedario vorrei aggiungere un vocabolo: orgoglio, quello che guida Confartigianato al fianco di chi vuole realizzare un sogno e affrontare nuove sfide, accanto a coloro che vogliono essere costruttori di futuro”.
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