Sondaggi politici, Fdi sempre più forte ma il Pd guadagna un punto


I sondaggi elettorali mostrano come la luna di miele fra Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni e l’elettorato non sia ancora terminata: il partito della premier oggi vale il 30,2% dei consensi, incassando un netto +0,2% rispetto alla precedente rilevazione. Alle elezioni politiche del 2022 Meloni aveva incassato il 26% dei voti.
Ma a crescere percentualmente è soprattutto il Partito Democratico di Elly Schlein, che i sondaggi danno oggi al 23% grazie all’aumento di un +1% secco. Retrocede l’altro grande partito progressista: il Movimento 5 Stelle di Giuseppe Conte va al 12,2% avendo perso il -0,3%.
Chi sale e chi scende nei sondaggi oggiLa seguente rilevazione evidenzia l’andamento medio delle ultime 3 settimane, e i dati vengono messi a confronto con quelli del 22 maggio 2025 (mentre qui, invece, è possibile trovare i numeri dei precedenti sondaggi politici, pubblicati prima della pausa referendaria che, di fatto, ha spento le rilevazioni):
- Fratelli d’Italia – 30,2% (+0,2%);
- Partito Democratico – 23% (+1%);
- Movimento 5 Stelle – 12,2% (-0,3%);
- Forza Italia – 8,9% (-0,1%);
- Lega 8,4% – (-0,3%);
- Alleanza Verdi e Sinistra – 6,3% (=);
- Azione – 3,1% (-0,4%);
- Italia Viva – 2,5% (=);
- +Europa – 1,8% (=);
- Noi Moderati – 1% (-0,1%).
La Supermedia Youtrend ha elaborato per Agi le intenzioni di voto degli elettori italiani trovando la quadra fra una serie di sondaggi elettorali.
Al 13 giugno 2025, data di pubblicazione della Supermedia, la situazione delle coalizioni è la seguente:
- centro-destra – 48,5%;
- centro-sinistra – 31,1%;
- Movimento 5 Stelle – 12,2%;
- Terzo Polo – 5,6%;
- altri – 2,6%.
La situazione alle elezioni europee dell’8 e del 9 giugno 2024:
- centro-destra – 46,4%;
- centro-sinistra – 32,1%;
- Movimento 5 Stelle – 9,8%;
- Terzo Polo – 7,1%;
- altri – 4,7%.
Alle elezioni politiche del 25 settembre 2022:
- centro-destra – 43,8%;
- centro-sinistra – 26,1%;
- Movimento 5 Stelle – 15,4%;
- Terzo Polo – 7,8%;
- altri – 6,9%.
Se oggi si tornasse a votare, il centro-destra vincerebbe le elezioni politiche incassando il 48,5% delle preferenze. Rispetto a tre settimane prima si registra un calo del consenso pari al -0,8% complessivo sulla coalizione, nonostante FdI sia in crescita.
Il centro-sinistra unito (ma senza M5S) va a quota 31,1%. Rispetto all’ultima rilevazione, si denota una crescita complessiva del +1,1% (era al 30%).
Le opposizioni, tutte insieme, valgono il 48,9%. Anche in questo caso il dato è in crescita: del +0,8% per la precisione (era al 48,1%). Elly Schlein, nel commentare i risultati del referendum dell’8 e 9 giugno, ha evidenziato come gli elettori recatisi alle urne siano più di quelli che nel 2022 votarono per Meloni. Al di là del dato, che andrebbe argomentato per rilevarne la fallacia logica, è evidente come per la prima volta da tempo le opposizioni unite abbiano superato nei numeri il centro-destra (48,9% contro il 48,5%). Si tratta, comunque, di pure speculazioni aritmetiche, dal momento che un campo larghissimo che andasse da Avs ad Azione sarebbe difficile da tenere insieme.
Chi resterebbe fuori dal ParlamentoSe si votasse oggi, il Rosatellum spazzerebbe via tutti i piccoli partiti intenzionati a correre da soli. Oggi sono tre i partiti che non supererebbero lo sbarramento al 3%:
- Italia Viva di Matteo Renzi (2,5%);
- +Europa di Riccardo Magi (1,8%);
- Noi Moderati di Maurizio Lupi (1%).
Il partito del non voto resta il primo in classifica, sebbene ci siano segnali incoraggianti. L’ultima rilevazione Ipsos in materia risale al 29 maggio: i votanti effettivi risultano essere oggi solo il 57% degli aventi diritto. Gli altri (43%) sono astenuti, indecisi o persone che voterebbero scheda bianca o scheda nulla per protesta. Si è parlato di segnali incoraggianti perché nella rilevazione precedente (24 aprile) il dato relativo al non voto era del +0,5% più alto.
Tolto il non voto, è questo il reale quadro relativo alle preferenze dell’elettorato italiano:
- Astenuti/indecisi/schede non valide – 43%;
- Fratelli d’Italia – 17,63%;
- Partito Democratico – 13,44%;
- Movimento 5 Stelle – 7,13%;
- Forza Italia – 5,2%;
- Lega – 4,91%;
- Alleanza Verdi e Sinistra – 3,69%;
- Azione – 1,82%;
- Italia Viva – 1,47%;
- +Europa – 1,06%;
- Noi Moderati – 0,65%.
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