Le Borse oggi, 22 agosto, dopo l’accordo sui dazi. Attesa per le parole di Powell

ROMA – Al simposio di Jackson Hole, in Wyoming, oggi parla il presidente della Fed Jerome Powell. Gli analisti contano di avere indicazioni su un possibile taglio dei tassi a settembre. La seduta dei mercati è anche influenzata dalla definizione dell’accordo tra Stati Uniti e Unione Europea sui dazi, con le diverse reazioni dei settori. Inizia anche il meeting di Rimini, dove tra gli ospiti oratori parlerà anche l’ex premier e governatore Bce Mario Draghi.
Meta, accordo da 10 miliardi per Google Cloud
Meta ha firmato un contratto con Google Cloud del valore di oltre 10 miliardi di dollari per utilizzare i suoi server e altri servizi di cloud computing, secondo una fonte vicina alla vicenda. La notizia è stata inizialmente rivelata da The Information, un media specializzato nel settore tecnologico. Il contratto, che ha una durata di sei anni, è uno dei più grandi mai ottenuti dalla divisione cloud di Google dalla sua creazione 17 anni fa.
Dazi, indagine con Sezione 232 su tecnologia eolico
L'amministrazione di Donald Trump ha avviato un'indagine sulle importazioni di componenti per turbine eoliche negli Stati Uniti, lasciando aperta la possibilità di imporre dazi doganali. Avviata il 13 agosto 2025 dal Segretario al Commercio, la procedura è stata avviata ai sensi della Sezione 232, che consente al governo degli Stati Uniti di "proteggere" un settore di attività con dazi doganali se ritiene che vi sia "un rischio per la sicurezza nazionale". Ciò riguarda "le importazioni di turbine eoliche e delle loro parti e componenti", specifica il documento. Nel corso di questa procedura, l'amministrazione cercherà maggiori informazioni sulla produzione di tecnologia negli Stati Uniti, sulla concentrazione delle importazioni da un "numero limitato di fornitori o paesi stranieri e sui rischi associati". Cercherà inoltre di determinare se "ulteriori misure, tra cui tariffe o quote, siano necessarie per proteggere la sicurezza nazionale".
Germania, cala deficit pubblico
Nel primo semestre 2025 il deficit pubblico tedesco è sceso a 28,9 miliardi di euro. Secondo i risultati preliminari dell'Ufficio federale di statistica (Destatis), è inferiore di 19,4 miliardi di euro rispetto al primo semestre del 2024, ovvero un rapporto deficit/Pil dell'1,3%. Con 16,7 miliardi di euro, il governo federale ha nuovamente rappresentato la quota maggiore del deficit di bilancio delle amministrazioni pubbliche. Tuttavia, il deficit di bilancio è diminuito significativamente di 10,5 miliardi di euro nel primo semestre del 2025 rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.
Nvidia: stop produttivo ai chip H20
Secondo quanto riporta Bloomberg, Nvidia ha ordinato ai fornitori di componenti, tra cui Samsung Electronics e Amkor Technology, di fermare la produzione dei chip di intelligenza artificiale H20. L’indiscrezione si lega alle dichiarazioni del CeoJensen Huang sull’attesa degli ordini dalla Cina prima di tornare a produrre.
Nvidia, Huang da Tsmc: “Aspettiamo gli ordini dalla Cina”
“Sono stati realizzati moltissimi chip H20, aspettiamo gli acquisti dalla Cina e solo a quel punto ne produrremo di più”, ha spiegato il Ceo Nvidia Jensen Huang.
Nvidia, il Ceo Huang a Taipei: “Incontro con Tsmc”
Il Ceo di Nvidia Jensen Huang è volato a Taipei per incontrare i vertici della società di semiconduttori Tsmc. “Quest’azienda continuerà a crescere – ha detto il manager ai cronisti – parlerò con i leader di Tsmc, mi focalizzerò sui cambiamenti del nostro settore in questi anni”
Germania, Pil sotto le attese: -0,3%
Nel secondo trimestre del 2025 il Pil tedesco ha segnato un calo inaspettato dello 0,3%. È quello che emerge dai dati dell'Ufficio di statistica federale Destatis. Stando alle attese, fra aprile e giugno, era prevista una minicrescita dello 0,1%. Il calo del Pil tedesco nel secondo trimestre è stato più netto di quanto inizialmente stimato e le difficoltà del settore, alle prese con i dazi statunitensi, hanno vanificato il miglioramento del primo trimestre. La tregua è stata quindi di breve durata per la più grande economia europea, la cui attività era rimbalzata dello 0,3% nel primo trimestre, anch'essa leggermente rivista al ribasso.
Borse, Milano apre debole
Piazza Affari nei primi scambi conferma la tendenza dell'avvio e si muove attorno alla parità, con Leonardo titolo migliore tra quelli a elevata capitalizzazione in rialzo di un punto percentuale. Qualche acquisto anche su Saipem (+0,8%) e Stellantis (+0,6%). Fiacche Bper e Tim che cedono lo 0,3%. La Borsa di Milano viaggia in linea agli altri mercati europei, con gli operatori che non guardano al dato del Pil tedesco sotto le attese e sembrano chiaramente attendere il discorso del pomeriggio italiano del presidente della Fed, Jerome Powell. Euro calmo attorno a quota 1,16 contro il dollaro, spread Btp-Bund in linea con l'avvio attorno agli 83 punti base.
Prezzo del petrolio stabile
Il prezzo del petrolio è stabile questa mattina: il Wti è scambiato a 63,58 dollari al barile (+0,09%) e il Brent a 67,72 dollari (+0,07%).
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