EFRAG pubblica le bozze semplificate degli ESRS e apre la consultazione pubblica


L’EFRAG ha pubblicato le bozze riviste degli European Sustainability Reporting Standards (ESRS), aprendo una consultazione pubblica di 60 giorni per raccogliere opinioni e commenti da tutto l’ecosistema della rendicontazione aziendale europea. Il nuovo pacchetto normativo risponde alla richiesta formale avanzata dalla Commissione Europea nel marzo 2025, nell’ambito dell’iniziativa Omnibus, per rendere gli standard più gestibili e accessibili senza comprometterne l’efficacia informativa e l’allineamento con gli obiettivi del Green Deal.
“Gli Exposure Draft che mettiamo oggi in consultazione sono il risultato di un intenso periodo di raccolta di contributi e discussioni interne. Grazie all’ampio dialogo che abbiamo avuto negli ultimi mesi con tutti gli stakeholder interessati, abbiamo potuto basare la semplificazione degli ESRS sugli insegnamenti tratti dalla loro applicazione. Abbiamo concentrato i nostri sforzi, nel breve lasso di tempo disponibile, sulle questioni più urgenti. Ora non vediamo l’ora di proseguire questo dialogo e di ricevere i commenti dei nostri stakeholder sulle nostre proposte”, ha commentato Chiara Del Prete, Presidente del gruppo di esperti tecnici per il reporting di sostenibilità dell’EFRAG.
Il nuovo set di bozze segna un cambiamento significativo, con una riduzione del 57% degli obblighi informativi ritenuti rilevanti e un taglio del 68% sul totale delle informative, comprese quelle volontarie. La lunghezza complessiva degli standard è, invece, stata ridotta di oltre il 55%. Le modifiche effettuate mirano a migliorare la fruibilità degli ESRS, soprattutto in vista dell’ampliamento dell’ambito di applicazione della CSRD, che coinvolgerà molte più imprese a partire dai prossimi esercizi.
La revisione è stata costruita su un’analisi dettagliata di oltre 800 contributi ricevuti da soggetti già impegnati nella rendicontazione e da realtà che si stanno preparando a farlo. Il lavoro ha combinato un approccio top-down, semplificando strutture e requisiti, e uno bottom-up, rivedendo i dati voce per voce. Ciò include la semplificazione della doppia valutazione di materialità, la riduzione delle sovrapposizioni tra gli standard, la chiarificazione di linguaggio e struttura e l’eliminazione di tutte le informative volontarie. Infine sono stati introdotti meccanismi di esenzione in caso di costi o sforzi sproporzionati.
La consultazione resterà aperta fino al 29 settembre 2025 e coinvolgerà redattori, revisori, investitori, società civile e autorità nazionali. Per partecipare basterà compilare un sondaggio che comprende circa 30 domande relative alle principali semplificazioni, ai requisiti ancora oggetto di riserva da parte del Sustainability Reporting Board e al feedback generale su ciascun standard.
A supporto della consultazione, sono stati pubblicati numerosi materiali: le 12 bozze ESRS riviste, il glossario aggiornato, una base per le conclusioni che illustra la logica degli emendamenti, i registri degli emendamenti standard per standard, una guida illustrativa facoltativa, un documento sintetico e una sezione FAQ.
L’EFRAG, dal canto suo, ora si muoverà su due direzioni. Da una parte, tra settembre e ottobre organizzerà e co-organizzerà una serie di eventi e workshop per facilitare il dialogo e raccogliere ulteriori osservazioni da parte degli stakeholder, in preparazione al parere tecnico finale che sarà consegnato alla Commissione Europea entro il 30 novembre. Dall’altra sta eseguendo un’analisi costi-benefici e test sul campo mirati, aperti anche alla partecipazione delle parti interessate.
Secondo Patrick de Cambourg, Presidente del Comitato per la rendicontazione della sostenibilità dell’EFRAG, queste modifiche rappresentano una risposta concreta alle esigenze delle imprese europee: “un sistema di rendicontazione della sostenibilità più mirato e fruibile, che rimanga ambizioso ma non sovraccarichi le aziende. Capitalizzando sull’esperienza concreta, si tratta di rendere l’ESRS una realtà più praticabile, in modo che la rendicontazione della sostenibilità supporti, anziché ostacolare, la resilienza, gli investimenti e la creazione di valore a lungo termine”.
Qui è possibile leggere nel dettaglio le nuove bozze e le modifiche apportate agli ESRS.
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