Casa: gli italiani tra i più appassionati nella pulizia dei pavimenti

Capaci di dedicare oltre 30 minuti a settimana alla cura specifica dei pavimenti, gli italiani sarebbero fanatici della pulizia delle superfici. In particolare, mossi dal desiderio di mantenere l’igiene (64% dei casi), rimuovere lo sporco (macchie 37%, polvere e detriti 37%, residui di cibo 32%) ed esaltare la bellezza degli ambienti (12%), più di 4 connazionali su 5 (82% contro il 67% registrato in Europa) tenderebbero a lavare i pavimenti regolarmente durante ogni sessione di pulizie domestiche (38%) o, comunque, la maggior parte delle volte (44%). A rilevarlo un’indagine sulle pulizie domestiche condotta tra febbraio e marzo da parte della ‘technology company’ Dyson che ha coinvolto 23.311 partecipanti in 28 Paesi, mille dei quali in Italia.
Nonostante alla pulizia generale della casa i rispondenti italiani dichiarino di dedicare mediamente ben 2,23 ore la settimana - secondi esclusivamente ai portoghesi con 2,37 ore - solo il 35% degli intervistati utilizza un elettrodomestico specifico per la pulizia a umido, preferendogli strumenti a mano tradizionali come il mocho (66%) o il panno (57%) che, oltre a richiedere più tempo e fatica, non garantirebbero elevati standard igienici. “Spazzolone e strofinaccio tendono a ‘spalmare’ sul pavimento una pellicola di sporco invisibile - spiega Ketan Patel, senior design manager di Dyson - Succede quando si usa acqua sporca o quando il panno non riesce a rimuovere completamente i detriti”. Consapevoli che la sola acqua non sia sufficiente per una pulizia efficace, gli italiani utilizzerebbero, non a caso, detergenti per pavimenti (34%), soluzioni per superfici specifiche (26%), detergenti multiuso (24%) o candeggina (22%), scelti in funzione del potere igienizzante (45%) e del profumo (42%). Un intervistato su due (50% contro una media europea del 36%), infine, cambia l’acqua dopo aver ripulito ogni stanza. Per una pulizia più duratura.
La Repubblica