I viaggi d'affari non gestiti continuano a dominare, mentre le PMI cercano prenotazioni flessibili e in stile consumer

Nonostante la ripresa dei viaggi aziendali a livello globale, gran parte del settore rimane ancorato a un vecchio schema: viaggi dei dipendenti non gestiti, ma più economici.
Un recente rapporto di Euromonitor International stima che circa il 65% della spesa globale per i viaggi d'affari, che si prevede raggiungerà i 2,9 trilioni di dollari entro il 2029, non sia ancora gestita.
Secondo il rapporto commissionato da Navan, le piccole e medie imprese (PMI), definite come aziende con 1-200 dipendenti, rappresentano il 26,1% del mercato totale dei viaggi d'affari e si prevede che cresceranno più rapidamente, con un CAGR del 7,1% fino al 2029.
Nonostante le frequenti esigenze di viaggio, le PMI rimangono le meno propense a rivolgersi a una travel management company. Per le travel management company (TMC), questo rappresenta sia un problema che un'enorme opportunità.
Insidie e vantaggi dei viaggi d'affari non gestitiEva Fouquet, SVP of Strategic Partnerships presso Kayak for Business, riassume il paradosso in modo chiaro: "I viaggi non gestiti persistono perché sembrano facili, finché non lo sono più".
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