Il prossimo museo sull'intelligenza artificiale annuncia l'apertura e anticipa l'Infinity Room



The Grand di Frank Gehry, che ospiterà Dataland. Crediti: Noah Sauve tramite Getty
Il futuro Museum of AI Arts di Los Angeles ha rivelato nuovi dettagli sulla sua offerta e ne ha annunciato l'apertura nella primavera del 2026.
Situato alla base di una torre progettata da Frank Gehry, il museo, chiamato Dataland , metterà in risalto l'arte realizzata a macchina in cinque gallerie distribuite su una superficie di 2350 metri quadrati. Refik Anadol Studio, lo studio d'arte digitale con sede a Los Angeles che ha ideato Dataland, ha anche presentato la prossima Infinity Room del museo, che occuperà una delle gallerie.
L'Infinity Room, definita una "scultura immersiva di dati" dal suo creatore, l'artista Refik Anadol, è ispirata al movimento "Light and Space" ed è stata creata oltre un decennio fa (guarda un teaser dell'Infinity Room qui sotto). Oltre a immagini psichedeliche, l'Infinity Room presenta profumi generati dall'intelligenza artificiale provenienti dalla Grande Natura del museo. Modello che ricava i dati dal mondo naturale.
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Secondo lo studio, lo spazio immersivo sarà il primo a utilizzare un "modello avanzato di intelligenza artificiale generativa che comprende le dinamiche della fisica del mondo reale e le proprietà spaziali".
Dataland ha inoltre annunciato un programma di residenza artistica, in cui tre artisti (umani) "si imbarcheranno in progetti che ampliano gli orizzonti creativi delle collaborazioni uomo-macchina" ed "esploreranno come l'intelligenza artificiale può trasformare la cultura, la narrazione e il design".
Argomenti Intelligenza artificiale Bene sociale

Neal è entrato a far parte del team Social Good di Mashable nel 2024, occupandosi di editing e scrittura di articoli sulla cultura digitale e i suoi effetti sull'ambiente e sulle comunità emarginate. È stato direttore editoriale delle riviste The Advocate e Out, ha collaborato con il Los Angeles Times, Curbed e Los Angeles Magazine, e ha ricevuto il Sarah Pettit Memorial Award come Giornalista LGBTQ dell'Anno dalla National Gay and Lesbian Journalists Association (NLGJA). Vive a Los Angeles con la sua famiglia.
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