Denaro. Donazioni tra coniugi: quali sono i vantaggi?

Le varie riforme del diritto successorio degli ultimi anni hanno migliorato notevolmente la sorte del coniuge superstite, che ora è considerato erede, beneficia del diritto alla casa familiare o è completamente esente dall'imposta di successione.
Inoltre, la donazione all'ultimo sopravvissuto, possibile solo in caso di matrimonio, rafforza ulteriormente questa tutela.
Una quota aumentataA differenza di altre donazioni, questa non è finalizzata a conferire un bene specifico, bensì dei diritti in caso di decesso di uno o dell'altro coniuge.
Ha quindi effetto al momento della successione. Sottoscritto al momento del contratto di matrimonio o successivamente, rivela il suo pieno significato nel caso di figli nati da una precedente unione.
In questo caso, infatti, la legge attribuisce al coniuge superstite solo un quarto dei beni compresi nell'eredità. Una donazione tra coniugi consente loro di aumentare tale quota, in base al numero dei figli e a condizione che non incida sulla quota di successione legittima.
Offre anche un vantaggio nei confronti degli ascendenti del defunto: se non ci sono figli, ma i genitori sono ancora in vita, tutti i beni di piena proprietà tornano al superstite, rispetto alla metà o ai tre quarti in assenza di donazione.
Il vantaggio dell'accantonamentoUn altro vantaggio della donazione tra coniugi è la possibilità di divisione dei beni, che deve essere prevista nell'atto. Questa divisione mira a distribuire meglio il patrimonio, consentendo al coniuge superstite di conservare solo determinati beni.
In questo modo è possibile aumentare la quota destinata ai figli e il reddito ad essa collegato, senza che ciò venga qualificato come donazione.
Poiché i beni vengono poi reintegrati nell'eredità, i figli possono beneficiare della riduzione di 100.000 € sull'imposta di successione e quindi limitare la tassazione del trasferimento.
Un atto di fiduciaPoiché le donazioni tra coniugi incidono sulle norme successorie, devono essere oggetto di un atto notarile.
In genere, anche se non è obbligatorio, viene concordato reciprocamente da entrambi i coniugi, dando luogo a due atti distinti redatti dal notaio.
Ogni atto ha un costo compreso tra 150 e 200 euro, comprensivo delle spese notarili e della registrazione nel Archivio Centrale dei Testamenti (FCDDV).
Si prega di notare che questa particolare donazione si basa sulla fiducia tra i coniugi. Infatti, ciascuno di loro può revocare la propria in qualsiasi momento senza avvisare il coniuge e senza che il notaio possa segnalarlo, essendo vincolato dal segreto professionale.
È revocabile anche per testamento.
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