Philip Morris Francia multata di 500.000 euro per pubblicità illegale
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La filiale francese del produttore di sigarette Philip Morris e la sua ex presidente Jeanne Pollès sono state condannate dal tribunale penale di Parigi a multe rispettivamente di 500.000 euro e 50.000 euro per "pubblicità o propaganda diretta" a favore dei prodotti del tabacco e dello svapo.
Secondo la decisione, ottenuta giovedì 20 febbraio, il sito dedicato al dispositivo IQOS, commercializzato da Philip Morris, che riscalda il tabacco anziché bruciarlo, presenta dichiarazioni "che hanno lo scopo o l'effetto di promuovere sia la qualità sia la sicurezza del dispositivo IQOS, sotto la copertura di una presunta riduzione dei rischi legati al consumo di tabacco convalidata scientificamente".
Questa piccola scatola elettronica, commercializzata in Francia dal 2017, funziona con ricariche di tabacco mescolato con glicerina. La sua tecnologia riscalda il tabacco ad alta temperatura, ma senza combustione. Philip Morris si vanta che il suo prodotto è "meno dannoso" delle sigarette tradizionali perché non produce catrame. Tuttavia, nessuno studio indipendente ha confermato questa riduzione del rischio e gli attivisti antifumo ritengono che, anche se così fosse, il prodotto rimarrebbe molto tossico per la salute.
"Questa promozione (...) è una pubblicità diretta per questo dispositivo che inevitabilmente fa riferimento al prodotto del tabacco di cui consente il consumo. Si tratta pertanto di pubblicità indiretta illecita”, prosegue la decisione. Inoltre, "la pubblicazione del 13 aprile 2023 associa il tabacco prodotto dalla società Philip Morris alla gestione responsabile delle risorse forestali, che è anch'essa vietata".
“Aggirare la legislazione vigente”La Corte deplora i reati commessi "consapevolmente" da una società e dal suo presidente " perfettamente informati e informati delle disposizioni vigenti", e ritiene che abbiano " dedicato ingenti investimenti al tentativo di eludere la normativa vigente" per un anno e mezzo. "Questo atteggiamento si basa su un calcolo puramente economico, che si rivela redditizio visto l'aumento dell'utilizzo del dispositivo IQOS negli ultimi cinque anni", continua.
Le multe tengono conto anche di una prima condanna del 2011 "per atti di pubblicità diretta o propaganda a favore del tabacco o dei suoi prodotti". Il gruppo e il suo ex presidente, ora in pensione, sono stati citati in giudizio dal Comitato nazionale contro il fumo (CNCT), un'associazione francese antifumo, alla quale dovranno pagare congiuntamente 50.000 euro di danni e interessi, oltre a 5.000 euro ciascuno di spese legali.
Il CNCT ha già fatto condannare l'azienda per un'accusa simile: a metà del 2024, Philip Morris France è stata multata di 500.000 euro e Philip Morris Products di 400.000 euro durante un processo d'appello. Il gruppo ha presentato ricorso contro questa decisione.
Il mondo con AFP
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