VIDEO. Assente dall'Aula da oltre un anno e mezzo, il parlamentare sospettato di aver drogato una deputata continua a percepire la sua indennità parlamentare.

Fu un caso di sottomissione chimica a far notizia nel novembre 2023: un senatore sospettato di aver messo della droga nella bevanda di una parlamentare che aveva invitato a casa sua, con l'obiettivo di aggredirla sessualmente. La deputata Sandrine Josso (MoDem) sporse denuncia e rese pubblica la vicenda nei giorni successivi. Il senatore Joël Guerriau (centro-destra) rischia cinque anni di carcere e una multa di 75.000 euro. Come ha reagito il Senato dopo l'incriminazione di uno dei suoi membri? Quali misure intende adottare l'istituzione in una situazione del genere?

Il Presidente del Senato afferma di essere molto attento all'etica e alla condotta professionale; ha mostrato la sua fermezza nei confronti di Joël Guerriau il giorno dopo il suo arresto. Interrogato al Congresso dei Sindaci di Francia, ha dichiarato di avergli chiesto, "data la gravità dei fatti e la dignità della carica parlamentare", di "dimettersi da due incarichi eminenti al Senato: segretario dell'ufficio del Senato e vicepresidente della Commissione Affari Esteri, Difesa e Forze Armate". Joël Guerriau si è dimesso dalla carica di vicepresidente solo dieci mesi dopo... Gérard Larcher non ha mai contattato Sandrine Josso, sostiene lei.

Il gruppo parlamentare di Joël Guerriau ha reagito entro una settimana dal suo arresto, annunciando in un comunicato stampa "la sospensione del senatore Guerriau (...) e l'avvio di un procedimento disciplinare che potrebbe portare all'esclusione". Eppure, un anno e mezzo dopo, il nome del parlamentare eletto sotto inchiesta compare ancora nell'elenco dei senatori del gruppo degli Indipendenti...

Diversi suoi colleghi, così come il capo del gruppo, Claude Malhuret, sono stati contattati da "Complément d'enquête", ma non hanno risposto. Un giornalista del gruppo si è quindi recato al Senato per interrogarli: qual è lo stato di questo procedimento disciplinare? Chi ha risposto ha dichiarato di non saperne nulla, mentre Claude Malhuret si è rapidamente dileguato... L'argomento potrebbe forse infastidire i colleghi di Joël Guerriau?

Quanto al presidente dell'istituzione, Gérard Larcher, perché non ha intrapreso alcuna azione contro il senatore in questione? In una delle sue dichiarazioni pubbliche sul caso, spiega che "solo il Consiglio Costituzionale, a seguito di una sentenza del tribunale, può rimuovere un parlamentare dal suo mandato". Assicura tuttavia di aver chiesto a Joël Guerriau "di non presentarsi più al Senato".

Il parlamentare eletto ha rispettato questa disposizione? Joël Guerriau non mette piede in Aula da diciannove mesi. Ma al telefono, ha fatto una sorprendente confessione al giornalista: essendo passato il giorno prima "al bar del Senato", sarebbe stato "accolti molto bene dai miei colleghi". "Nessuno può impedirmi di tornare al Senato" – nemmeno Gérard Larcher, che "non è il suo datore di lavoro", si giustifica, invocando la presunzione di innocenza. Secondo le sue stesse dichiarazioni, Joël Guerriau percepisce ancora la sua indennità parlamentare.

Estratto da "Senate: Secrets of the Upper House", disponibile in "Complément d'enquête" il 19 giugno 2025.