La Corte Suprema autorizza Donald Trump a revocare lo status legale di oltre 500.000 immigrati

Venerdì 30 maggio 2025, la Corte Suprema ha autorizzato il presidente degli Stati Uniti Donald Trump a revocare temporaneamente lo status legale di oltre 500.000 immigrati , secondo un documento del tribunale.

A marzo, l'amministrazione Trump ha posto fine a un programma speciale istituito dal suo predecessore democratico, Joe Biden, che consentiva ai cittadini di Venezuela, Cuba, Nicaragua e Haiti di risiedere negli Stati Uniti per due anni, a causa della situazione dei diritti umani nei rispettivi Paesi.

Ma un giudice federale di Boston, nel nord-est del Paese, ha sospeso questa decisione il 14 aprile, stabilendo che l'amministrazione aveva male interpretato la legge applicando una procedura di espulsione accelerata rivolta agli stranieri entrati illegalmente nel Paese agli immigrati protetti dai programmi governativi.

"Conseguenze devastanti"

La decisione della Corte Suprema, a maggioranza conservatrice , è temporanea in attesa che una corte d'appello si pronunci sul merito.

Secondo il documento della Corte Suprema, i giudici progressisti Ketanji Brown Jackson e Sonia Sotomayor hanno espresso parere contrario, mettendo in guardia dalle "conseguenze devastanti" che potrebbero derivare dall'interruzione "della vita e dei mezzi di sussistenza di quasi mezzo milione di non cittadini mentre le loro rivendicazioni legali sono in sospeso" .

Il 19 maggio, la Corte Suprema ha inoltre autorizzato l'amministrazione a revocare lo Status di Protezione Temporanea (TPS) che le impediva di deportare circa 350.000 venezuelani.

Il presidente Donald Trump ha reso la lotta all'immigrazione illegale una priorità assoluta , parlando di "invasione" degli Stati Uniti da parte di "criminali provenienti dall'estero" e discutendo ampiamente delle deportazioni degli immigrati. Ma il suo programma di espulsioni di massa è stato ostacolato da molteplici sentenze dei tribunali.