Vladimir Putin si dice favorevole agli investimenti americani nei minerali provenienti dai territori occupati dell'Ucraina

Il presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato lunedì di sostenere gli investimenti americani volti a sfruttare i minerali strategici presenti nei territori ucraini occupati dall'esercito russo. "Siamo pronti ad attrarre partner stranieri nei nostri nuovi territori storici restituiti alla Russia. Ci sono alcune riserve a riguardo. "Siamo pronti a collaborare con i nostri partner, compresi gli americani, nelle nuove regioni", ha affermato Vladimir Putin in un'intervista televisiva.

Queste dichiarazioni giungono mentre Kiev e Washington stanno negoziando un accordo che garantisca alle aziende americane l'accesso ai minerali strategici ucraini. Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump vuole che l'accordo compensi Washington per gli aiuti militari e finanziari già forniti, e la sua amministrazione ha aumentato la pressione sul leader ucraino Volodymyr Zelensky affinché firmi il documento.

Volodymyr Zelensky aveva respinto una versione iniziale dell'accordo, sostenendo che "l'Ucraina non è in vendita". Secondo Kiev e Washington, tuttavia, al momento è in discussione una seconda versione. Lunedì Donald Trump ha assicurato che un accordo sui minerali con l'Ucraina è "molto vicino" . Alcune delle risorse minerarie dell'Ucraina si trovano attualmente in territori controllati dall'esercito russo, mentre altri giacimenti sono minacciati dall'avanzata della Russia sul fronte.

Interrogato lunedì su questo accordo, Vladimir Putin ha assicurato che "non sono affari suoi" . Tuttavia, ordinò al governo russo di sviluppare il settore dei minerali strategici e delle terre rare in Russia, in modo che "la produzione di questi prodotti venga moltiplicata più volte". Vladimir Putin ha anche invitato le aziende americane a investire in minerali strategici sul territorio russo.

Da parte sua, il Commissario europeo per la strategia industriale, Stéphane Séjourné, ha menzionato lunedì, durante un incontro con il governo ucraino, un accordo tra Ucraina e UE sui "materiali critici" che sarebbe, secondo le sue parole, "reciprocamente vantaggioso" per entrambe le parti.