Troppo desideroso di festeggiare, Sheehan si vede rubare la vittoria


Jhonatan Narvaez (a sinistra) alza il braccio in segno di vittoria. Riley Sheehan lo ha fatto pochi secondi prima di lui, ma invano.
Dall'ultimo Tour de France, si tende a dire che un ciclista che alza le braccia in segno di vittoria, anche se non è il vincitore, ha fatto come Julian Alaphilippe.
Venerdì al Giro di Germania, la seconda tappa si è conclusa con uno sprint a tre. Riley Sheehan (Israele-Premier Tech) è partito per primo, prendendo agevolmente il sopravvento sui suoi due rivali, Jhonatan Narvaez (UAE Emirates-XRG) e Soren Waerenskjold (Uno-X).
Ma l'americano si vide troppo bravo, troppo veloce. Alzò le braccia, convinto di non poter più essere raggiunto. Beh, questo senza contare sulla determinazione di Narvaez, che alla fine divenne il vero vincitore.
Il suo team Israel-Premier Tech ha pubblicato un messaggio su X che recitava: "Così vicino!". Quindi non sembra nutrire alcun rancore nei confronti della sua atleta venticinquenne. A quell'età, è davvero un errore imperdonabile che potrebbe essere considerato un comportamento scorretto da parte dei professionisti.
Per la cronaca, al Tour de France del 2025, Julian Alaphilippe alzò le braccia, convinto di vincere, perché non sapeva di avere corridori davanti a lui. La causa fu un sistema di auricolari difettoso dopo una caduta. Quindi la situazione non è esattamente la stessa. Il francese ha persino delle attenuanti, cosa che Riley Sheehan non ha.
20 Minutes