Jonas Hassen Khemiri racconta la storia di tre bellissime, affascinanti... e inquietanti sorelle

Recensione La storia di Evelyn, Ina e Anastasia, metà svedesi e metà tunisine, che si dice siano vittime di una maledizione. Una maledizione che rovina le loro vite e impedisce loro di amare... ★★★★☆
Di Didier Jacob
Jonas Hassen Khemiri. JEAN-LUC BERTINI/ACTES SUD
Tre sorelle, per cominciare. Metà svedesi e metà tunisine (come l'autrice). Quanto ai loro nomi: Ina, Evelyn e Anastasia. Elencate in ordine di età. Ina, la più alta (anche di statura). Evelyn, la più bella. Anastasia, la più eccentrica. La donna senza paura. Quella che si farà un nome come DJ nei locali alla moda con i suoi piercing al viso e la sua programmazione che mixa i suoni di "un oboe feroce, poi una tuba e poi il sample di una vecchia signora danese che sembrava imitare un bambino" .
Quando compaiono nel quartiere operaio in cui vive Jonas (siamo ancora negli anni '90 a Stoccolma), la vita inizia a prendere una piega inaspettata nel cuore del ragazzo. Ma sua madre non accoglie con favore il loro arrivo, perché suo marito ha avuto una relazione con la madre delle sorelle, a volte...
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