Bilancio 2026: i parlamentari di sinistra e del Raggruppamento Nazionale votano in prima lettura una nuova legge che prende di mira le multinazionali, con grande costernazione del governo

I parlamentari di sinistra e del Raggruppamento Nazionale hanno adottato in prima lettura una nuova misura per contrastare l'ottimizzazione fiscale da parte dei grandi gruppi, nell'ambito delle discussioni sul bilancio 2026.
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Sulla scia del voto su una "tassa universale" sulle multinazionali , mercoledì 29 ottobre i parlamentari hanno adottato una nuova misura per contrastare l'evasione fiscale da parte delle grandi imprese, con il voto dei partiti di sinistra e del Raggruppamento Nazionale. Promosso da La France Insoumise, l'emendamento mira ad ampliare l'ambito di applicazione dell'imposta minima del 15% sugli utili delle multinazionali, da attuare nel 2024 nell'ambito di un accordo internazionale guidato dall'OCSE per fornire una risposta coordinata all'evasione fiscale da parte delle grandi imprese.
Limitata alle aziende con un fatturato annuo superiore a 750 milioni di euro, questa misura riguarderebbe solo il 10% delle multinazionali, secondo Oxfam. Pertanto, l'Assemblea Nazionale ha votato per abbassare la soglia a 500 milioni di euro, colpendo così un numero maggiore di multinazionali.
"Assistiamo alla stessa alleanza tra La France Insoumise (LFI) e il Raggruppamento Nazionale (RN) di ieri per quanto riguarda i 26 miliardi di euro fittizi votati in violazione delle norme internazionali ed europee", ha denunciato il Ministro della Funzione Pubblica, David Amiel, all'Assemblea Nazionale, riferendosi al voto del giorno precedente su una misura volta a tassare gli utili delle multinazionali in proporzione alla loro attività svolta in Francia. Secondo i suoi proponenti, questa misura potrebbe apportare fino a 26 miliardi di euro al bilancio dello Stato.
Da martedì, il fronte governativo denuncia una "guerra di offerte fiscali". "Giustizia fiscale, possiamo lavorarci (...) ma tassare e penalizzare il successo, la crescita e l'occupazione non è la nostra bussola", ha lamentato mercoledì la Ministra dei Conti Pubblici, Amélie de Montchalin, che si oppone alla nuova misura adottata in prima lettura.
In seguito, il Raggruppamento Nazionale riuscì a malapena a far approvare, contro il parere del governo, un emendamento per aumentare le tasse sui riacquisti di azioni proprie al fine di contrastare la speculazione. La maggior parte dei parlamentari di sinistra si astenne.
Poi, La France Insoumise è riuscita a far approvare, con un voto molto risicato, un emendamento che istituisce un'imposta una tantum sui superdividendi. I deputati del Raggruppamento Nazionale (RN) si sono astenuti.
Francetvinfo




